Inceneritore, il deputato 5 stelle attacca 'Che fine ha fatto protocollo d'intesa?'
Il deputato del Movimento 5 Stelle della provincia di Cremona Danilo Toninelli attacca il sindaco Gianluca Galimberti e si rivolge direttamente a lui per ottenere risposte sulla questione del termovalorizzatore. Toninelli ritorna con una nota sulla lettera inviata dal sindaco al ministro dell’Ambiente, una lettera scritta per chiedere l’esclusione dell’inceneritore cremonese dalla rete nazionale per la circolazione dei rifiuti istituita dal decreto legge denominato “Sblocca Italia”, anche in ottica di una più volte annunciata volontà di chiusura dell’impianto. Il parlamentare pentastellato chiede di conoscere lo stato dei lavori del protocollo d’intesa del 13 marzo 2014 stipulato (tra Regione Lombardia, Provincia di Cremona, Comune di Cremona, Asl e Arpa) “per avviare attività finalizzate alla valutazione tecnica del ruolo dell’impianto di incenerimento rifiuti di Cremona nella complessiva filiera di gestione dei rifiuti urbani a scala comunale, provinciale e regionale e alla valutazione di alternative all’esercizio dello stesso”, chiede di conoscere lo stato della procedura di adeguamento dell’autorizzazione ambientale integrata relativa al termovalorizzatore prevista dallo “Sblocca Italia” e anche di aprire un tavolo per la valutazione del progetto alternativo elaborato dal Movimento 5 Stelle (“per il bene di Cremona e dei cremonesi attendiamo fiduciosi una risposta dal sindaco Galimberti”). Le richieste arrivano non prima di duri attacchi. Secondo Toninelli la lettera lascia intendere che le promesse “del sindaco di chiudere il vetusto e inefficiente inceneritore erano solo balle pre-elettorali”: “Invece di chiudere l’impianto il sindaco sta chiedendo al sindaco di rinviare l’applicazione della legge all’inceneritore di Cremona, una richiesta che di fatto lo mantiene attivo nonostante sia ritenuto dallo stesso sindaco altamente inefficiente e inquinante”. “Che senso ha chiedere l’esclusione dall’applicazione della legge?”, chiede Toninelli. “Che senso ha basarsi sull’annuncio di uno studio avvito dalla proprietà dell’impianto solo in prossimità della scadenza prevista dalla legge, che fissa la sua stessa scadenza, in via ipotetica, solo tra molti mesi?”. “Chiedere l’esclusione del termovalorizzatore di Cremona dallo ‘Sblocca Italia’, in attesa di future e incerte conclusioni di ‘progetti pilota’ avviati quasi un anno fa e oggi senza esito, e di tavoli di studio avviati dalla proprietà dello stesso con conclusione ipotetica prevista a ottobre 2015, sembra solo un modo per prendere tempo”.
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