Caso Orefici, l'appello conferma la condanna solo per Donato Laino
Confermata in corte d’appello a Brescia la condanna a tre anni e nove mesi inflitta in primo grado il 6 febbraio dell’anno scorso dal tribunale di Cremona nei confronti del solo Donato Laino, 49 anni, nato a Matera e domiciliato a Gussola, responsabile di circonvenzione di incapace per aver prosciugato il patrimonio di Franco Orefici, di Gussola, scomparso il 18 dicembre 2006 a Ibiza all’età di 55 anni. Per la moglie di Laino, Isabella Recchia, 44 anni, e la figlia Mara, 26 anni, i giudici di Brescia hanno invece dichiarato estinto il reato per intervenuta prescrizione. In primo grado, per lo stesso reato, madre e figlia erano state condannate a due anni e sei mesi ciascuna. Secondo l’accusa, tra il maggio del 2005 e il novembre del 2006 i Laino avevano abusato “delle condizioni psico fisiche” di Orefici che soffriva di un disturbo bipolare della personalità, “inducendolo a compiere atti pregiudizievoli per il suo patrimonio”. Secondo la procura, Donato Laino, che non poteva non essersi accorto del disturbo bipolare di cui soffriva il gussolese, si era fatto rilasciare una procura generale notarile, inducendo Orefici a nominare lui e la moglie eredi a metà del suo patrimonio, del valore di centinaia di migliaia di euro. “Ma quando ha fatto la querela, Orefici è stato considerato capace di intendere e di volere”, hanno sempre sostenuto i legali della difesa, gli avvocati Stefano Forzani e Lucio De Palma. “In alcune fasi Orefici era perfettamente in grado di dire la sua, tanto che è andato a vivere a Ibiza. Nessuno è intervenuto a sua tutela. Era solo, lo schivavano tutti, alcuni lo prendevano anche in giro. La famiglia Laino no”. La difesa aveva poi spiegato che Laino ha sì gestito il denaro di Orefici, ma ha anche dimostrato tutti i passaggi, con pezze giustificative e bonifici. Tutto era fatturato”. A suo tempo la vicenda aveva fatto molto discutere e aveva visto un intero paese mobilitarsi per riuscire a riportare la salma del 55enne dalla Spagna al suo paese di origine.
Sara Pizzorni
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