Cronaca

Lotta antifascista, presidio del Kavarna "Per i compagni colpiti da repressioni"

La lotta antifascista a Cremona non si placa: è previsto per la mattina di sabato, in piazza Roma (a partire dalle 10), un presidio del Centro sociale Kavarna, “solidarietà ai compagni colpiti dalla repressione”. Il presidio è promosso allo scopo di sostenere “due compagni arrestati il 12 dicembre in provincia di Modena, per scontri avvenuti contro la polizia, durante una contromanifestazione antifascista organizzata in occasione di un presidio anti-migrandi di Forza Nuova” si legge nel volantino”. Ma nel volantino è chiaro anche il riferimento ai fatti delle ultime settimane a Cremona, tanto che vi è riportato anche la frase “Emilio resisti”. Del resto di repressione dell’antifascismo hanno parlato anche diversi membri dei centri sociali all’indomani dei fatti del 24 gennaio.

In questi giorni sul sito del centro sociale cremonese sono numerosi gli articoli in solidarietà al Dordoni e soprattutto a Emilio. A questo proposito per il 21 febbraio il centro sociale ha organizzato una serata benefit per Visigalli.

Intanto nei confronti dei Centri sociali arriva la solidarietà del partito di Alternativa Comunista, in merito alla mozione approvata a maggioranza dal Consiglio Comunale di lunedì 9 febbraio, incentrato sui fatti della manifestazione antifascista di sabato 24 gennaio. Ecco il comunicato, a firma del segretario Mirko Seniga.

“La mozione approvata a maggioranza dal Consiglio Comunale di lunedì 9 febbraio, incentrato sui fatti della manifestazione antifascista di sabato 24 gennaio, ha definitivamente dichiarato il vero volto reazionario e repressivo della giunta cremonese capitanata dal Sindaco Galimberti. Il centrosinistra a livello nazionale come localmente continua nella sua opera di garante dei poteri forti distruggendo lo Stato sociale con i relativi diritti e valori che lo determinano. La giunta di Cremona, emanazione diretta del governo nazionale renziano, in questi otto mesi ha continuato nella speculazione edilizia, già condotta da Perri, rispondendo al problema abitativo con altri sfatti, sul piano ambientale nessuna bonifica dell’area Tamoil, l’inceneritore che doveva essere chiuso è tuttora funzionante e inquinante come prima, la disoccupazione continua a crescere come lo sperpero di denaro pubblico come l’investimento per le “onde” di Corso Garibaldi. Una Amministrazione contigua con la precedente anche nella connivenza coi neofascisti di Casapound; infatti in questi otto mesi si è permesso ai fascisti di continuare nella loro propaganda concedendo spazi pubblici e nessun limite alle loro scorribande.
Oggi tutti i partiti che compongono la giunta hanno lanciato l’allarme per la presenza non più gradita in
città di elementi estremisti e violenti paragonando i fascisti ai centri sociali mettendo sullo stesso piano i carnefici e le loro vittime come avviene nel revisionismo perpetrato dal centrosinistra sulle Foibe. La stessa Rifondazione Comunista subito dopo i fatti del 24 gennaio non ha esitato, per poi cercare di ricucire, a dare dei
guerrafondai ai ragazzi del Dordoni colpevoli secondo il Prc di aver messo a ferro e fuoco la città per miseri interessi di bottega, dichiarando inoltre la rottura di dialogo e fiducia con la gestione delle nuove leve del centro sociale.
Il Partito di Alternativa Comunista che da sempre denuncia queste derive reazionarie sa benissimo da che parte stare, senza se e senza ma, dalla parte dell’anticapitalismo e dell’antifascismo militante Ribadiamo che la premeditata aggressione squadrista che ha condotto in gravi condizioni il compagno Emilio è frutto dell’insorgere delle nuove e pericolosissime destre foraggiate dalla complicità politica di ogni colore. L’Antifascismo merita una sola parola d’ordine gli unici spazi che vanno chiusi sono i covi fascisti gli unici divieti devono essere loro rivolti nella concessione di spazi pubblici non per 5 anni ma per sempre”.

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