Futuro Provincia, incontro tra Vezzini e sindacati
Si è tenuto oggi un incontro tra il Presidente della Provincia Carlo Vezzini, le Organizzazioni Sindacali e RSU per discutere sull’attuale iter legislativo e sulle fasi applicative della Legge Delrio che prevede, come da ultima circolare “Linee guida del Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione e del Ministro per gli affari regionali e le autonomie in materia di attuazione delle disposizioni in materia di personale e di altri profili connessi al riordino delle funzioni delle province e delle città metropolitane. Articolo 1, commi da 418 a 430, della legge 23 dicembre 2014, n. 190”, tra gli altri adempimenti, precise fasi ed adempimenti, tra cui la predisposizione dell’elenco del personale che rimane assegnato all’ente di area vasta per l’esercizio delle funzioni fondamentali come di quello distinto in relazione alle diverse procedure di mobilità di cui potrà essere destinatario entro il 31 marzo 2015. Il clima di preoccupazione generale è dato dall’incertezza che si respira in regione Lombardia e nell’Osservatorio generale dove, ad oggi, ancora non si conoscono gli indirizzi e le scelte che la Regione stessa intende attuare rispetto a funzioni delegate, risorse e personale delle Province da ricollocare, congiuntamente a tagli alle risorse previsti dalla recente Legge Finanziaria, di un miliardo di euro per il 2015, due per il 2016 e tre per il 2017.Nel corso dell’incontro il presidente Vezzini ha precisato come nelle riunioni precedenti con UPI ed Osservatorio regionale regni ancora incertezza e, soprattutto, a livello di Regione Lombardia, non vengano dati precisi indirizzi in merito alla riacquisizione delle proprie funzioni delegate e del personale, mentre Piemonte ed Emilia Romagna hanno già compiuto passi in avanti o mettendo risorse sul tavolo o riappropriandosi di funzioni e personale.Accanto a ciò, i tagli del Governo, che metterebbero in dissesto tecnico le Province, che non riescono così a far fronte a riduzioni finanziarie pesanti con maggiori oneri a carico, con “rischio stop” quindi per erogazione dei servizi fondamentali per i quali, per mantenerli, le comunità locali potrebbero essere chiamate ad un maggior sostegno.Il Presidente Vezzini ha già scritto ai Comuni del territorio per una maggiore attenzione e per collaborazioni ai fini della mobilità, con specifici accordi rispetto al collocamento del personale della Provincia.Preoccupazioni condivise dalle Organizzazioni Sindacali e RSU per la sorte di tutto il personale dipendente e per i servizi rivolti al territorio, che ad oggi rischiano davvero un progressivo stop.Da qui la decisione di incontri con parlamentari locali, esponenti della Regione Lombardia per un confronto diretto per capire le reali intenzioni e la time-line, orami irrinunciabile, sul ricollocamento del personale in regione.I Sindacati della Funzione Pubblica ed RSU incontreranno UPL per avere un fronte comune nei confronti della Regione per addivenire a scelte concrete nel più breve tempo possibile, a partire da funzioni delegate, in primis formazione professionale, agricoltura, turismo e polizia provinciale.Sarà convocata a breve un’assemblea con i dipendenti a carattere informativo.
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