Economia

Cottarelli: 'Cremona può e deve avere respiro internazionale'

Foto Sessa

In un mondo globalizzato, molto può essere fatto anche da una realtà piccola come Cremona. Che ha una storia internazionale, ma, nonostante le sua grandi bellezze – liuteria e Museo del violino – e le sue eccellenze – agroalimentare e manifattura – non è sufficientemente conosciuta. Lo ha detto Carlo Cottarelli, economista del Fondo monetario internazionale, in città per il convegno ‘Cremona nell’economia globale’, organizzato dalle associazioni ‘Cremona nel Mondo’ e ‘Democratici per Cremona’.

Cottarelli ha raccontato il suo impegno come commissario alla revisione della spesa, sotto i governi Letta e Renzi.  Tanti anche i temi internazionali toccati: la Bce e l’Europa (“il taglio della spesa non è austerity se è accompagnato ad un taglio degli sprechi”). La politica economica di Obama, la svolta in Grecia con l’elezione di Tsipras.

Ma soprattutto, il desiderio di tornare a Cremona: “Il mio desiderio è quello di tornare. Non rimarrò per sempre al Fondo monetario internazionale. Tornerò, anche se non con quale ruolo. Ho già sistemato casa per poter tornare”. “Cremona – ha aggiunto – deve valorizzare le sue eccellenze. E’ una città importante che deve farsi conoscere nel mondo”.

Quanto all’esperienza col Governo Renzi, alcune cose sono state messe in pratica: pubblica amministrazione e centri di spesa, sempre minori, con risparmio per la Pa.

Sul nuovo Presidente della Repubblica, che sta per essere eletto, ha detto ecumenico e con grande ottimismo: “Il parlamento saprà sicuramente scegliere la persona giusta”.

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