Concerto 99 Posse Via Geromini chiusa al traffico da oggi alle 17
AGGIORNAMENTO – Da oggi alle 17, oltre che in foro Boario dove si terrà il concerto dei 99 Posse, sarà divieto di sosta e di transito anche in via Geromini, una delle zone critiche per le forze di pubblica sicurezza, vista la presenza (anche se ormai solo simbolica) della sede di CasaPound. “Considerato il perdurare della situazione d’allarme determinata dagli scontri avvenuti il giorno 24 gennaio 2015 – si legge nell’ordinanza del sindaco – e ritenuto di adottare i provvedimenti più efficaci per limitare i disagi ed i pericoli per la circolazione e per la salvaguardia della pubblica incolumità; considerata la necessità di salvaguardare l’ordine e la sicurezza pubblica come richiesto dalla locale Autorità di P.s”: queste le ragioni della modifica alla circolazione stradale. Il transito in via Geromini sarà ripristinato normalmente alle ore 3 del 30 gennaio; la sosta invece dalle 8. Altra ordinanza riguarda invece piazzale della Croce Rossa, con divieto di sosta con rimozione forzata dalle ore 17.00 di oggi alle ore 08.00 del 30 nelle aree comprese tra Centro Sociale Dordoni alla Palazzina Liberty (c’è anche divieto di transito); in Via Mantova nel tratto compreso da Via Rialto alla Palazzina Liberty, sul lato destro della carreggiata.
Intanto migliorano le condizioni di Emilio Visigalli. Mercoledì 28 gennaio, informano i compagni del centro sociale Dordoni, è “stato tolto il respiratore automatico. Dopo circa due ore di aerosol riesce tutt’ora a respirare autonomamente. Rimane in coma farmacologico”.
A livello politico amministrativo, si racconta di un sindaco molto irritato, in questi giorni, per l’andamento del tavolo di coordinamento prefettizio su ordine e sicurezza. E’ da domenica 25 gennaio che il primo cittadino va ripetendo davanti alle telecamere nazionali e locali che vietare o meno il concerto dei 99 Posse non dipende da lui, bensì dallo Stato, a cui la Costituzione affida la tutela dell’ordine pubblico. Ma nessuna comunicazione pubblica si è levata dalla Questura o dalla Prefettura, nessuna conferenza stampa è stata indetta, come invece sembrava a inizio settimana. Circostanza che fa dedurre che non esistano problemi di ordine pubblico in merito al concerto di giovedi 29, annunciato e confermato in questi giorni e il cui lancio promozionale attraverso una pagina – evento su Facebook in nome di #EmilioResisti, ha già totalizzato 840 adesioni. L’irritazione del sindaco nascerebbe dal fatto di essersi trovato solo sotto un fuoco di fila in cui si incrociano le bordate delle opposizioni politiche (tutte tranne Obiettivo Cremona con Perri) e gli anatemi del centro sociale Dordoni, che lo ha accusato di compiere un “gesto infame” dal momento che i proventi del concerto andranno tutti a beneficio della famiglia di Visigalli per le cure mediche che lo attendono. Insomma, attacchi da destra, da sinistra e da moltissimi comuni cittadini come dimostrano i commenti sui social. Mentre, per l’appunto, vietare o meno una adunanza come quella che si prevede domani per il concerto, dipende solamente dal Cosp. Dai 99 Posse arrivano peraltro messaggi tranquillizzanti: “Vogliamo tranquillizzare tutti i cremonesi vittime della propaganda mediatica: ai nostri concerti si balla e si canta. Punto”, hanno postato oggi. Mentre su un’altra pagina Facebook, creata appositamente per raccogliere adesioni anti-concerto, i ‘mi piace’ stanno sfiorando quota 2.000.
Nel parcheggio del foro Boario antistante il Dordoni sono stati messi i cartelli di divieto di sosta con rimozione forzata a partire dalle ore 17 del 29 gennaio e fino alle 8 del mattino successivo. Ulteriore conferma che il concerto ci sarà e si prevede che terrà occupato buona parte dello spazio destinato a parcheggio. La sala del centro sociale non è sicuramente abbastanza capiente. Non solo: il Comune ha emesso un atto, notificato al centro sociale Dordoni, una sorta di diffida dall’effettuare il concerto dei 99 Posse negli spazi del centro sociale, in quanto non idonei ad ospitare un evento musicale con vasta affluenza di pubblico come quello che si preannuncia. In altri termini il Comune intende tutelarsi rispetto agli eventuali problemi che potrebbero porsi per un utilizzo improprio della struttura, che in passato ospitava le stalle del mercato bovino. Solitamente per eventi come questo sono necessarie varie autorizzazioni amministrative con tanto di sopralluogo da parte della commissione per i pubblici spettacoli. Ad esempio va valutata la consistenza del palco, vanno posti i limiti per le emissioni acustiche e così via. Tutta un’istruttoria che in questo caso non è nemmeno stata avviata, visto che gli attuali responsabili del Dordoni hanno annunciato il concerto senza avvertire il Comune.
Pare che anche in questo caso, come verificatosi per il corteo di sabato scorso, le forze di sicurezza faranno cordone attorno alla sede del Dordoni, in via Mantova, per evitare che i partecipanti al concerto e gli eventuali disturbatori possano distribuirsi in altre zone, dove sarebbe molto più complicato intercettarli.
LA CONTROMANIFESTAZIONE – Intanto domenica, dalle 15 alle 17, in piazza Stradivari verrà allestito un gazebo con i banchetti per la raccolta firme contro la violenza e in solidarietà alle istituzioni, alle forze dell’ordine, ai commercianti e ai cittadini. La manifestazione pacifica, che vuole essere una risposta alla guerriglia di sabato scorso, è stata voluta da Giuseppe Vigliotta, del gruppo Facebook ‘Non sei cremonese se…’ e da Nicla Mazzoni, responsabile della onlus ‘Aiutare i bambini’. Questa mattina entrambi erano in Questura negli uffici della Digos per ottenere l’autorizzazione, poi concessa. “Devono sentirsi isolati”, ha detto Vigliotta riferendosi ai violenti che hanno devastato la città. “Sono schegge impazzite senza nessuna giustificazione politica e ideologica”. Domenica, in segno di pace, saranno lanciati in aria palloncini bianchi.
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