Commissione antimafia del consiglio regionale: Politica troppo permeabile a interessi mafiosi'
Sulla maxi operazione antimafia che ha portato all’arresto di oltre 160 persone, tra cui 3 cremonesi, interviene anche il presidente della Commissione speciale Antimafia del Consiglio regionale della Lombardia Gian Antonio Girelli (in quota Pd). “L’operazione condotta dalle Procure distrettuali Antimafia di Bologna, Catanzaro e Brescia dimostra ancora una volta il tasso di penetrazione del fenomeno mafioso nelle regioni del nord – evidenzia -. Sempre più evidente é il collegamento tra le organizzazioni malavitose, capaci di radicare una rete su tutto il territorio nazionale. La risposta delle autorità inquirenti deve trovare il massimo sostegno da parte dello Stato in tutte le sue articolazioni. Se il Governo deve mettere a disposizioni risorse umane, strumentali e finanziarie adeguate, spetta anche all’intero mondo istituzionale saper dare una risposta all’altezza dell’emergenza in atto. Troppo spesso esponenti delle assemblee elettive, esponenti delle istituzioni, sono coinvolti in modo più o meno diretto nei fatti delinquenziali messi in luce.
E’ la dimostrazione di una permeabilità che la politica, intesa più che mai come governo della cosa pubblica, non può e non deve permettere. Da qui il necessario salto di qualità nei metodi di controllo e di selezione della classe dirigente. Troppo spesso si crea una situazione di opacità, di non chiarezza, che poi ci consegna episodi di assoluta gravità. Lo sforzo in atto, come l’istituzione della sezione della Dia a Brescia, deve trovare un uguale impegno da parte di tutti per contrastare in modo definitivo e netto le organizzazioni mafiose nella loro azione di infiltrazione e controllo dell’economia e della società, minando l’essenza della nostra democrazia e limitando fortemente la nostra competitività”.
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