Politica

Inceneritore e studio dismissione E' scontro Fasani-maggioranza

foto Sessa

Sono rimasti ciascuno sulla propria posizione il consigliere di minoranza Ncd Federico Fasani e l’assessore al Bilancio Maurizio Manzi, in merito allo studio commissionato da Aem/Lgh al consorzio Leap, di cui fa parte il Politecnico, sulle strategie Aem e la fattibilità tecnico economica della dismissione dell’inceneritore. Come emerso dal dibattito di ieri in consiglio comunale, per Manzi quello studio non è stato reso pubblico in quanto ancora allo stato di bozza. Ed è rimasto bozza in quanto i suoi contenuti non rispondevano alle linee guida sui rifiuti varate dal consiglio comunale nel febbraio 2014, all’epoca della giunta Perri, che sulla questione  non era affatto univoca, con la netta contrapposizione tra assessore all’Ambiente Francesco Bordi (anti – termocombustore convinto) e il resto del centrodestra. Il documento consegnato in Giunta da Aem/Lgh a seguito di quell’incarico, manca – a quanto si capisce – di un elemento fondamentale, per la giunta Galimberti: il vaglio delle possibilità di impianti alternativi al termocombustore, sostenibili sia dal punto di vista economico che ambientale. Invece per Fasani quel documento dovrebbe comunque essere reso pubblico per una ragione di trasparenza.

“Lo studio sull’inceneritore – hanno spiegato Manzi e Alessia Manfredini in consiglio – conferito il 15 maggio 2014 da Aem Gestioni al Consorzio Leap, come affermato dal presidente Lgh Franco Mazzini, è attualmente in bozza, in fase di completamento ed affinamento, in quanto sulla base delle prime valutazioni è emersa la necessità di approfondirne alcuni aspetti rendendolo coerente con gli obiettivi indicati dal Consiglio Comunale. Sull’inceneritore, tanto è il lavoro fatto in questi mesi, sempre in sinergia con il proprietario dell’impianto Lgh e anche dentro il gruppo di lavoro istituito in Regione sul decommisioning. E’ in programma per il 23 gennaio un incontro di questo gruppo proprio all’impianto di Cremona, alla presenza di Lgh. Per quanto riguarda lo studio, assicuro che quando sarà trasmesso al Comune di Cremona nella sua versione definitiva sarà reso noto e potrà essere utile oggetto di studio della Commissione comunale competente e dello stesso Consiglio comunale”.

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