Politica

Cultura e giovani: il sindaco ingaggia Michele Bozzetti

Nella foto di repertorio, Alessia Manfredini, Michele Bozzetti, Alessio Antonioli,  in sala consigliare nel 2013

Il sindaco ha affidato al Michele Bozzetti l’incarico, a titolo gratuito, valido sino al 31 dicembre 2015, di referente e coordinatore di azioni sinergiche tra il Comune di Cremona, Settore Cultura, Musei e City Branding, e realtà ed enti territoriali, con particolare riferimento agli ambiti giovanili e di partecipazione culturale dei giovani. Bozzetti, già in lista con Fare Nuova la Città nelle ultime amministrative, è il primo dei non eletti in consiglio comunale, subito dopo Barbara Manfredini, non entrata in consiglio avendo ricevuto l’incarico di assessore.

“Il professor Michele Bozzetti – si legge in un comunicato stampa –  a cui non sarà corrisposto alcun compenso, in possesso di tutte le specifiche competenze, professionalità ed esperienze in ambito culturale, artistico, didattico, comunicativo anche nei rapporti con i giovani, si occuperà, in particolare: di individuare strategie in rapporto al Sistema Museale volte a stimolare un maggior afflusso di visitatori, attraverso interventi culturali finalizzati alla valorizzazione del patrimonio artistico, anche mediante sinergie con realtà e Enti Territoriali; di operare per uno studio di fattibilità e per una piattaforma al fine di facilitare l’incontro di domande ed offerte culturali e di stimolare iniziative di sponsorizzazione, rispetto a specifici eventi proposti da realtà ed Enti del territorio; di svolgere attività di mediazione e facilitazione nell’attuazione delle Linee Programmatiche di Mandato 2014-2019 in materia culturale, con particolare riferimento al coordinamento degli interventi e di coinvolgimento delle fasce giovanili”.

Michele Bozzetti nel 2013 era stato tra gli animatori del movimento di genitori  che si erano ribellati all’introduzione di una retta mensile (da aggiungere al costo della mensa) nelle scuole d’infanzia comunali e all’innalzamento delle rette negli asili nido. Era stato tra i promotori della raccolta firme (con 500 adesioni) contro la manovra dell’allora maggioranza Perri e aveva promosso la partecipazione delle famiglie con bambini al consiglio comunale che doveva approvare le nuove norme (poi rientrate per quanto riguarda la scuola d’infanzia).

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