Truffa a Forlì: scoperti finti dipendenti residenti a Cremona
Ci sono anche romeni residenti a Cremona tra gli undici denunciati dai carabinieri del Nucleo dell’Ispettorato del lavoro e dai colleghi del Nucleo operativo radiomobile di Forlì che hanno scoperto una truffa aggravata con l’obiettivo di ottenere soldi pubblici. Nei guai è finito un finto imprenditore romeno che aveva costituito un’azienda edile fantasma, ma regolarmente iscritta alla Camera di Commercio da circa sette anni, e dieci connazionali, tra i 18 e i 70 anni, che l’uomo aveva assunto con contratti fasulli: quattro uomini e sei donne, dei quali quattro residenti a Forlì, uno a Castrocaro e gli altri cinque nelle province di Pavia e Cremona. I dieci potevano quindi ottenere assistenza sanitaria e persino la disoccupazione senza sborsare un euro. Uno di loro, dopo un periodo di assunzione, aveva addirittura chiesto all’Inps l’indennità di disoccupazione e un altro tentava di ottenere quella d’invalidità. Da parte sua, l’imprenditore otteneva poi dei benefici attraverso i falsi dipendenti i quali, con una semplice autocertificazione, beffavano l’Ausl e l’Inps. I carabinieri hanno quantificato un danno complessivo alla casse pubbliche di circa 10mila euro. Gli undici romeni, finto imprenditore e finti dipendenti, devono rispondere, oltre che del reato di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche (ai danni di Ausl e Inps), anche di quello di falsità ideologica commessa da privati cittadini in atto pubblico. Ora che la truffa è stata smascherata e tutti effettivamente risultano senza lavoro rischiano di essere rispediti in Romania.
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