Ex macello, lo sgombero è costato ad Aem 46mila euro
E’ stato di 46mila euro il costo della rimozione e dello smaltimento dei rifiuti, solo in minima parte pericolosi, nell’area dell’ex Macello sequestrata a seguito di intervento dei carabinieri del Noe del maggio 2013. Complessivamente sono stati asportate 1.682,16 tonnellate di materiali, in prevalenza di tipologia mista derivante da attività di demolizione e costruzione (questi ultimi ben 1572 tonnellate). 5,83 tonnellate (lo 0,36% del totale) era invece il quantitativo dei pericolosi, tra cui l’amianto (3 tonnellate, contenuto nelle lastre in fibrocemento provenienti dalle coperture degli edifici esistenti), alcune batterie in pimobo, pneumatici fuori uso e imballaggi.
I dati sono stati forniti dall’assessore alla Salute Alessia Manfredini nella risposta all’interrogazione di Maria Lucia Lanfredi (M5S). Nessun seguito alla denuncia penale scattata nei confronti del legale rappresentante Aem, come atto dovuto da parte del Noe; e ambiente completamente ripulito, come hanno verificato i carabinieri del Nucleo operativo ecologico nell’ultimo sopralluogo del 30 ottobre scorso. Nessuna bonifica dell’area si è resa necessaria. Un’area di cui Aem è entrata in possesso solo nel dicembre 2011, acquistandola dal Comune, allo scopo di arrivare in un breve lasso di tempo alla completa demolizione. Qui infatti è prevista la realizzazione del Polo delle Tecnologie, progetto che però sta arrancando: l’asta per la vendita delle aree da parte di Aem è andata deserta, nonostante una proroga che ne aveva spostato a dicembre i termini di presnetazione.
g.b.
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