Cultura

Il Fondo Zanoni in Archivio di Stato Aria di chiusura per l'associazione

Approda nella sua cornice più appropriata, l’Archivio di Stato, il fondo documentale dell’ex sindaco Emilio Zanoni (1970 – 1980 il suo doppio mandato), ma contemporaneamente c’è aria di dismissione nell’associazione che porta il suo nome. Il passaggio di consegne, dal Comune all’ente di stato, avverrà  venerdì 16 gennaio, alle ore 17, nella Sala Conferenze dell’Archivio di Stato, in via Antica Porta Tintoria 2, alla presenza del sindaco Gianluca Galimberti, della vice sindaco Maura Ruggeri e dell’assessore Rosita Viola, oltre che della direttrice dell’Archivio Angela Bellardi. La consegna avverrà proprio nel ventesimo anniversario della scomparsa del sindaco socialista, che ha tracciato un pezzo importante di storia cittadina. I suoi manoscritti, documenti e materiali fotografici erano stati prelevati, secondo le volontà testamentarie, dall’abitazione dello stesso entrando così nella disponibilità del Comune al quale l’ex sindaco aveva lasciato in eredità tutti i suoi beni.

Sarà l’occasione per i tanti giovani che non hanno mai sentito parlare dell’ex sindaco, di conoscere un pezzo di storia cremonese e riscoprire anche un senso del fare politica oggi dimenticato (tutti i suoi beni, si diceva, furono lasciati al Comune). Ma quasi per paradosso, sembra essere agli sgoccioli l’esperienza ormai quindicennale dell’associazione Zanoni (presidente Clara Rossini; tra i soci  Enrico Vidali) che sta pensando seriamente alla chiusura, a causa dell’età crescente dei soci, del mancato ricambio, dell’assenza di aiuti –  materiali e non solo –  da parte del pubblico. Gioca anche parecchia disillusione: uno dei progetti portati avanti dall’associazione per anni, ma rimasto senza ascolto, è quello di costituire una rete della memoria storica della vita politica ed istituzionale del territorio provinciale, unendo gli sforzi di quei sodalizi  impegnati a preservare  e divulgare le fonti documentali e le testimonianze orali del passato recente, quali il centro Galmozzi di Crema e l’archivio storico della Camera del Lavoro.

Ala cerimonia del 16 saranno presenti la presidente della Associazione Emilio Zanoni, Giuseppe Azzoni dell’ANPI, che ha effettuato una prima ricognizione del fondo ed Agostino Melega, che si è occupato delle inedite poesie dialettali dello stesso Zanoni presenti tra le sue carte (il 23 febbraio al Filo ci sarà un’apposita serata sul tema). Inedito anche un corposo saggio storico dattiloscritto nel 1955 sul movimento di Liberazione cremonese con riferimenti al Risorgimento. Nel fondo sono presenti la tesi di laurea (risalente al 1938; Zanoni aveva frequentato il collegio Borromeo  a Pavia a cui aveva avuto accesso per merito) note, appunti, poemetti di diverso genere dal periodo universitario in avanti, relazioni e testi di interventi di carattere politico amministrativo, immagini fotografiche.

Dal 16 al 23 gennaio rimarrà esposta una selezione di documenti e fotografie provenienti dall’archivio Zanoni.

g.b.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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