Cronaca

L'INCHIESTA DI CREMONA OGGI Che fine ha fatto l'Osservatorio sicurezza? Proposto da Galimberti e mai realizzato

Che fine ha fatto l’idea dell’Osservatorio sicurezza per la città, con la presenza di forze dell’ordine, polizia municipale ma anche di figure sociali e di soggetti impegnati nel presidio sociale del territorio? A distanza di sette mesi dall’insediamento del sindaco Gianluca Galimberti e della sua Giunta non c’è traccia di questo strumento, proposto durante la campagna elettorale dell’attuale primo cittadino. Anzi, si apprende che l’idea di costituire un osservatorio di questo tipo per il capoluogo è stata accantonata, non è in programma.

Il tema della sicurezza non è da secondo piano a Cremona ed è stato riportato al centro dell’attenzione dalla Lega, intervenuta pubblicamente (dopo lo scippo di una settimana fa ai danni di un’anziana in centro) per puntare il dito contro “maggioranza e parte dell’opposizione, concentrate sul caso Nomine in Aem” mentre avanza “la microcriminalità”. Certo, Cremona e in generale il territorio cremonese non sono ancora a livelli massimi di allarme se si guarda complessivamente la situazione in Italia e quella di altre aree del Nord, è però innegabile la maggiore insistenza di reati predatori, dimostrata negli ultimi anni dalle statistiche e ricordata dal Prefetto nel suo discorso di fine 2014, un discorso che comunque ha pure cercato di rassicurare: “Si è registrato un sensibile incremento, soprattutto in certe aree, di alcuni reati predatori considerati particolarmente odiosi, come le truffe ed i furti in abitazione”, ma “quella cremonese è, in generale, una realtà sana”, una “realtà padana dove la prosperità si guadagna col duro lavoro e la pace è assicurata da un diffuso rispetto delle regole”.

L’Osservatorio sicurezza sembra destinato a rimanere solo una proposta scritta su un pezzo di carta. Ecco quanto partorito ai tempi delle primarie e inserito nel capitolo “Cremona crea comunità – Comunali 2014” del progetto elettorale di Galimberti promosso con lo slogan “Fare nuova la città”: “Proponiamo di costituire un Osservatorio sicurezza con la presenza delle forze dell’ordine, della polizia municipale, di figure sociali e dei soggetti più impegnati nel presidio sociale del territorio, per monitorare le situazioni più a rischio e predisporre progetti mirati”. Già nel successivo programma di coalizione l’osservatorio non veniva più citato espressamente, sebbene si lasciasse intravedere ancora la possibilità di realizzazione, in particolare nel passaggio sulla “necessità di approccio integrato”: “Costruire luoghi di coesione significa costruire sicurezza, favorire la presenza nel territorio di spazi pubblici vissuti, centri anziani, parchi giochi, con presidi educativi per adolescenti significa generare sicurezza sociale. La questione della sicurezza necessita di un approccio integrato: politiche di welfare e di comunità, lavoro educativo-sociale di strada e, nel contempo, interventi volti a garantire un maggior presidio del territorio. In questo senso, l’accordo con Prefettura, Questura e vigili è essenziale per realizzare un serio controllo territoriale”.  Il Comune, interpellato sulla questione, fa sapere che l’idea dell’osservatorio oggi non è prevista: esiste un tavolo sulla sicurezza in Prefettura, ricorda Palazzo comunale, e non si vuole creare un organismo simile per non sovrapporsi, si sta però lavorando nei quartieri, sottolinea sempre Palazzo comunale, rafforzando la presenza dei vigili e prestando attenzione all’operato degli assistenti sociali. Ecco la dichiarazione ufficiale fatta pervenire a Cremona Oggi: “L’Osservatorio sulla sicurezza, gestito dalla Prefettura, alla presenza di tutte le forze dell’ordine, esiste già e ha una funzione fondamentale in termini di coordinamento. L’amministrazione e la polizia locale vi partecipano con forza e convinzione. Anche la scelta della Giunta di rafforzare l’organico della polizia locale con cinque nuove unità è un segnale importante sul fronte sicurezza. Ciò permette di proseguire ed intensificare i servizi di prevenzione e controllo svolti quotidianamente dagli agenti, in particolare nei quartieri, assicurando la vicinanza ai più deboli, quali sono gli anziani, ad esempio, garantire la sicurezza davanti alle scuole, sulle strade, per citare solo alcune delle attività che spettano alla polizia locale. La Giunta ritiene, inoltre, che la questione sicurezza necessiti di un approccio integrato. In questa direzione va il lavoro già in atto sui laboratori di quartiere che puntano a mettere insieme vigili di quartiere, assistenti e operatori sociali, comitati di quartiere e attori che già operano sul territorio allo scopo di accrescere il presidio territoriale in termini anche di conoscenza del quartiere, di raccolta di progettualità, di stimolo di reti. Proprio questo nuovo modello è presente in due bandi, ‘Il cielo in una stanza’ e ‘Well-fare Legami’, sui quali il Comune di Cremona ha recentemente ottenuto finanziamenti dalla Regione e da Fondazione Cariplo”.

E’ vero, in Prefettura vengono svolte riunioni con personale in divisa e rappresentati dell’amministrazione sul tema della sicurezza. L’osservatorio lanciato durante la campagna elettorale di Galimberti risulterebbe però diverso dai classici vertici in Prefettura. Avrebbe innanzitutto un respiro più locale, essendo focalizzato sul capoluogo. E sarebbe costantemente aperto a svariati soggetti che non indossano la divisa, per affrontare in questo modo il tema sicurezza da più punti di vista. Insomma, se ben organizzato potrebbe fornire un contributo in più alla già rodata macchina della sicurezza a Cremona e non rivelarsi solamente un’inutile riunione. Il progetto dell’osservatorio cittadino lanciato in campagna elettorale è simile a quanto realizzato in diverse città italiane. Esperienze positive di questo tipo sono già presenti in realtà di media grandezza, come ad esempio Viterbo, ma anche più piccole, come Treviglio. Esperienze per le quali non sono mancati pubblici elogi del personale in divisa di varie forze dell’ordine interessato, a testimonianza dell’utilità.

Michele Ferro
redazione@cremonaoggi.it

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