Il diario del pendolare, nel 2014 circa 330 reclami e 41 ore di ritardo
In un anno, il 2014, 327 reclami e un ritardo complessivo di oltre 2400 minuti. Il diario del pendolare si aggiorna con nuovi numeri sui disagi della linea che collega a Milano. Marco Guarneri, uno dei viaggiatori, come consuetudine ha stilato un elenco di disservizi, stavolta relativo ai 12 mesi del 2014. “Arrivato quasi al termine del secondo semestre 2014 e leggendo che si dovrebbe tenere sabato 20 dicembre 2014 un incontro aperto presso il Comune di Cremona (con la presenza dei pendolari cremonesi e di alcuni politici cremonesi) riguardante lo stato dell’arte del servizio Trenord, provo a riepilogare i dati principali del servizio vissuto direttamente e quotidianamente, relativo alla tipologia di abbonamento”, spiega il pendolare.
“Sono dati prettamente personali – chiarisce come sempre – e che pertanto non vogliono essere in alcun modo esemplificativi del servizio nella sua globalità: però sicuramente aiutano nella comprensione del fenomeno ‘servizio Trenord per la tratta Mn-Cr-Mi’. Ho tenuto traccia dei reclami e delle risposte (quando sono pervenute) : alcune si potrebbero utilizzare nei corsi di gestione aziendale (penso ad argomenti quali customer care, rapporti cliente-fornitore, rapporti fornitori-subfornitori, gestione SLA e KPI, etc). Una segnalazione prima dei dati – prosegue -: per i ritardi utilizzo solo tempi superiori ai 5 minuti ovvero nell’intorno dei 10 minuti. Altrimenti, utilizzando i 5 minuti, rischierei di passare il mio tempo libero a scrivere reclami. Infatti i 5 minuti sono quasi ormai lo standard, ovvero in un mese si potrebbe calcolare di default un ritardo medio complessivo di circa 200minuti (considerando 40 viaggi/mese per 20 giorni/mese, valori che reputocomunque cautelativi per Trenord)”.
Ecco lo schema dei disagi del 2014 realizzato dal pendolare.
a) Tipologia abbonamento: annuale 1^ classe, collegato ad utilizzo mezzi ATM Milano.
b) Giorni viaggio/anno 2014 201 (giorni in cui ho usufruito dei servizi Trenord). Normalmente utilizzo il treno 2646 al mattino verso Milano e prevalentemente i treni 2663 e 2665 per il rientro a Cremona.
c) Viaggi/anno 2014: 398 (viaggi Cr/Mi – Mi/Cr).
d) Il ritardo è calcolato al momento dell’arrivo del convoglio al marciapiede della stazione.
e) Totale reclami anno 2014: 327, di cui
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– 114 per mancanza carrozza prima classe
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– 67 per altre problematiche relative alla prima classe (p.e. carrozze fredde e/o surriscaldate, porte mancanti, finestrini rotti, etc)
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– 128 per ritardi
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– 18 per altre cause
f) Giorni viaggio con almeno un reclamo: 170 => 85% dei giorni viaggio/anno2014
g) Viaggi con almeno un reclamo: 261 => 66% dei viaggi/anno2014
h) Ritardo complessivo anno 2014: 2474 minuti, ovvero 41 ore e 14 minuti (Trenord ha ampiamente superato il valore del 2012 di 34 ore e 57 minuti)
Solo da questi limitati numeri si capisce perché da Legambiente la linea Mn-Cr-Mi fu annoverata fra le 10 peggiori e perché non molto tempo fa l’assessore competente, con il management Trenord, aveva definito “non ottimale” la situazione della tratta.
Ho un paio di domande, in particolare, fra le tante:
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– Qualcuno dei gestori del servizio Trenord vorrebbe spiegarmi il significato di “regio express”? Perché un “regio express” (ex diretto, carico di lavoratori e studenti) si deve fermare per fare passare un regionale (ex locale) a orari e su tratte in cui il regionale in questione avrà il macchinista e forse tre utenti? E’ una domanda già esposta sei mesi fa e rimasta senza risposta
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– Perché non si riesce ad avere sul sito di Trenord una “granularità” dei valori di SLA e KPI relativi al servizio/tratta? Siamo in tempi definiti da web 2.0 (per qualcuno già da web 4.0) ma per quanto riguarda i dati comunicati all’utenza pare essere ancora all’età della pergamena. Anche questa è una domanda già esposta sei mesi fa e rimasta senza risposta
“A tutti i miei auguri per le prossime festività, con un augurio particolare per i pendolari della tratta Mn-Cr-Mi affinché le feste siano anche disintossicanti rispetto al servizio ferroviario che spesso dobbiamo subire”, conclude il viaggiatore.
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