Basket: Vanoli vincente a Bologna Risultato: 83-70

Ben ritrovata Vanoli Cremona! I biancoblu nella delicata trasferta di Bologna sono tornati al successo dopo due sconfitte consecutive. Vitali e compagni si sono imposti 83-70 dimostrando caparbietà e carattere. Molto importante si è rivelato il rientro di Clark rimasto fermo due turni per infortunio. Coach Pancotto ha potuto disporre di un giocatore fondamentale nelle rotazioni. Sin dall’inizio i cremonesi sostenuti dai numerosi calorosi supporters hanno mostrato chiaramente le loro intenzioni portandosi sul 6-0- Poi Cusin ha compiuto una serie di errori consecutivi su azione e Bologna ha recuperato 9-12. Cremona gioca in velocità accelera il gioco offensivo con i suoi esterni e mette in chiara difficoltà i felsinei. Il punteggio è 22-11 all’8’. Funziona bene il tiro da tre punti di Bell e la Vanoli sale a più 14. 16 a 25 il parziale al 10’. Inizia la seconda frazione con la Virtus Bologna schierata in difesa a zona 2-3 ma Cremona non si disunisce e centra il bersaglio dalla distanza portandosi avanti 37-22 al 15’. Aumenta il distacco poco dopo a più venti e tutto funziona bene sino al 18’ quando i cremonesi si rilassano un po’ troppo ed al riposo Bologna è in ritardo 47 a 52. Tocca nuovamente i venti punti di margine Cremona e coach Pancotto inserisce al 16’ Nicola Mei al posto di Vitali. Il play della nazionale rimane poco in panchina anche perché c’è bisogno di lui sul parquet: gli emiliani giocano di squadra e rimontano con grande pazienza approfittando di una fase di calo degli ospiti. 51-61 al 26’ con Ray e White e soprattutto Mazzola e Cuccarolo sotto le plance Bologna arriva sino a meno quattro. Fortunatamente due vincenti conclusioni di Cusin e Hayes riportano la Vanoli Cremona a più otto al 38’. Le V-nere Tentano il tutto per tutto ma Vitali (16 punti per lui con 7 assist e 7 rimbalzi) prende per mano i suoi e con il supporto di Hayes e Ferguson con un parziale di 9 a 0 porta alla vittoria i cremonesi. Venerdì sera alle 20.30 al Palaradi grande match contro Cantù.

Marco Ravara