Donazioni alla Pinacoteca in mostra fino all’11 gennaio
Sono state presentate oggi pomeriggio, nella Sala delle Colonne del Museo Civico, le più recenti e importanti opere donate alla Pinacoteca da parte di privati cittadini e benemerite associazioni, che hanno voluto in tal modo ripercorrere le orme tracciate dal marchese Giuseppe Sigismondo Ala Ponzone e, dopo di lui, da una serie di illuminati cittadini, cremonesi e non solo. Il rapporto tra la città e il museo è da sempre fondamentale per assicurare alla collettività il tesoro prezioso della salvaguardia e della valorizzazione della propria identità culturale. Per questo il sindaco Gianluca Galimberti, a nome dell’intera cittadinanza, ha espresso la più profonda gratitudine ai donatori per la generosità e la liberalità del loro gesto. “Abbiamo la responsabilità di essere custodi di questa bellezza e del suo rilancio”, ha detto fra l’altro il sindaco, aggiungendo: “Grazie al conservatore e a coloro che hanno donato al museo queste splendide opere. È un percorso semplice ma raffinato che va dal 1300 al 1700, un percorso di bellezza. La bellezza di cui siamo testimoni e responsabili”. Accanto al sindaco, tra gli altri, Maurizia Quaglia, dirigente del Settore Cultura, Mario Marubbi, conservatore della Pinacoteca, che ha illustrato al numeroso pubblico presente le opere esposte, Marina Volontè, conservatrice del Museo Archeologico e Cinzia Galli, conservatrice del Museo di Storia Naturale, oltre a tutto lo staff del Settore Cultura che ha curato l’allestimento della mostra. Le opere rimarranno esposte nella Sala delle Colonne fino a domenica 11 gennaio 2015.
“Maestro del Bargello”, attribuito
Madonna col Bambino
ca. 1370
tempera su tavola, 59 x 38,5 cm
Lascito Brugnelli
La tavola è da molto tempo riconosciuta come opera di un pittore fiorentino attivo intorno al terzo quarto del XIV secolo, probabilmente formatosi nell’ambiente di Maso di Banco e di Andrea di Cione, cui è stato assegnato il nome di “Maestro del Bargello” da un affresco raffigurante la Madonna col Bambino fra i santi Giovanni Battista, Pietro, Zanobi, Barnaba e due angeli collocato nella Sala delle Armi del Museo del Bargello a Firenze. L’opera venne già dichiarata di interesse artistico e storico, e come tale notificata alla proprietà, nel 1981.
Il dipinto è stato donato al Museo Civico per volere di Francesca e Floriana Brugnelli che in tal modo hanno inteso assecondare la volontà dei genitori Giorgio Brugnelli e Adriana Tiboldi.
Madonna col Bambino
ca. 1500
tempera su tavola, 31 x 24 cm
Lascito Guarneri
La bella tavola gode di una attribuzione a Boccaccio Boccaccino che risale a due distinti pareri di Giuseppe Fiocco e Rodolfo Pallucchini. Ciò nonostante il riferimento al pittore cremonese non può essere accolto senza riserve, pur manifestando il dipinto una adesione formale ai modi della pittura ferrarese e veneziana di fine Quattrocento, gli stessi cui aderisce Boccaccino negli anni della sua formazione e della prima attività. Per una conferma al catalogo del cremonese mancano però ancora molte certezze, anche se ciò non va ad inficiare la qualità dell’opera che resta una preziosa testimonianza delle tendenze della pittura veneziana alla fine del Quattrocento (il dipinto è accompagnato dai pareri autografi di Giuseppe Fiocco e di Rodolfo Pallucchini).
Il dipinto è stato donato al Museo Civico da Gianluigi Guarneri e Teresa Maria Guarneri.
Ritratto di Albino Remoldi
ca. 1850
olio su tela, 50 x 40 cm
Lascito Zanotti
Il bel ritratto si qualifica come importante prova di ritrattistica cremonese di metà Ottocento, in qualche modo attratta dai modi del Piccio. Di interesse documentario, il personaggio è identificabile in Albino Remoldi, primo sindaco di Grumello Cremonese che ricoprì il prestigioso incarico dal 1868 al 1881.
Il dipinto è stato donato al Museo Civico da Lucia Zanotti, ultima erede della famiglia Remoldi, volendo così dar seguito al desiderio di Italina Remoldi, figlia del ritrattato.
Agostino Bonisoli (1637 ca. -1707)
San Pietro
fine XVII – inizio XVIII secolo
olio su tela, 76,5 x 58,5 cm
Donazione Amici del Museo di Cremona
La tela testimonia la particolare fortuna di questo soggetto, più volte raffigurato da Bonisoli con leggere varianti, tra le quali l’esemplare realizzato per l’altare dei Santi Apostoli nella Cattedrale di Cremona (ora in sacrestia) da cui si discosta almeno per la mancanza dell’attributo delle chiavi in primo piano. La tela si apprezza in particolare per la ricercata intensità espressiva e gli accenti di realismo nella morbida capigliatura, nelle pieghe del volto e nel realismo delle mani.
Il dipinto è stato donato al Museo Civico dall’Associazione Amici del Museo di Cremona.
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