Diritti civili per i gay A Pavia centrosinistra a favore, a Cremona no
Uno dei maggiori impegni che il MoVimento 5 Stelle si è assunto nei confronti degli elettori è la difesa dei diritti di tutti, anche quelli di qualsiasi tipo di minoranza. Un impegno a cui è stato dato un seguito concreto, a livello nazionale, regionale e locale. Un impegno a cui la portavoce in Consiglio Comunale, Maria Lucia Lanfredi, si è conformata col sostegno del M5S Cremona, l’unico gruppo che può riportare lecitamente il logo del MoVimento 5 Stelle e la definizione “Lista civica certificata” per la città di Cremona.
Ai critici di qualunque provenienza, che cercano sempre di attaccare e provocare la persona, essendo a corto di argomenti e di prove, ribadiamo che le azioni intraprese da Maria Lucia Lanfredi in Consiglio comunale e in altre sedi, col pieno sostegno del M5S Cremona, nulla hanno a che fare con la ricerca della visibilità personale, ma sono semplicemente coerenti con il programma elettorale presentato per le elezioni amministrative e con le scelte del MoVimento 5 Stelle in tutta Italia e in Lombardia.
A coloro che con i loro comportamenti prepotenti e spregiudicati provocano l’emarginazione dei cittadini di diverso orientamento sessuale e a coloro che, di fronte alle legittime richieste di difesa dei diritti di tutti, le etichettano come “fuffa”, ricordiamo questi versi, invitandoli ad una riflessione:”Quando vennero per gli ebrei e i neri, distolsi gli occhi. Quando vennero per gli scrittori e i pensatori e i radicali e i dimostranti, distolsi gli occhi. Quando vennero per gli omosessuali, per le minoranze, gli utopisti, i ballerini, distolsi gli occhi. E poi, quando vennero per me, mi voltai e mi guardai intorno, ma non era rimasto più nessuno a difendermi…”
La mozione presentata dalla portavoce Maria Lucia Lanfredi a Cremona è la stessa introdotta nel Consiglio comunale di Pavia dall’unico portavoce del M5S, Giuseppe Polizzi, nella medesima situazione politica, ovvero con una maggioranza di centrosinistra e con il nostro portavoce nella minoranza. Ebbene, con una scelta di civiltà, a Pavia la mozione è stata approvata con 21 voti favorevoli, perché i consiglieri hanno capito che non era una questione di propaganda, ma si trattava di un’azione intrapresa nell’interesse di tutti i cittadini pavesi, non solo gay. Si tratta di semplice comprensione: esistono fette di popolazione che non hanno diritti.
Bocciare le iniziative presentate prima da altri e cercare di appropriarsene, deformandone l’impostazione originaria, non depone a favore della maturità politica di chi sta governando attualmente Cremona. Sullo sfondo, resta sempre un enigma irrisolto: qual è il pensiero del sindaco sull’argomento? Non sappiamo se si tratta di una semplice diceria, ma rende bene l’idea: quando a Cremona si svolsero in luoghi molto vicini le manifestazioni delle sentinelle in piedi e dei sostenitori dei diritti LGBT, qualcuno affermò che Galimberti preferì andare a pescare per non prendere posizione.
Continuerà a coltivare questa sua legittima passione o darà una risposta?
M5S Cremona
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