Ambiente

Legambiente rilancia sui treni diesel: arrivano anche quelli bresciani

Dario Balotta, responsabile Legambiente Lombardia per i trasporti, torna alla carica contro i treni diesel sulla linea Cremona – Brescia.  “Con il nuovo orario invernale, che scatterà il 14 dicembre – scrive –  sulla Linea Cremona-Brescia e Brescia-Parma saranno solo le vecchie Aln 668 a diesel ad effettuare i servizi di trasporto. Il deposito locomotive della città del Torrazzo ospiterà e riparerà esclusivamente questo tipo di treni, quando solo qualche mese fa Trenord aveva promesso al Sindaco un graduale ritorno dei treni elettrici. Dal 14 dicembre è dunque confermato l’uso degli stessi treni diesel e quelli che prima sostavano a Brescia faranno dimora a Cremona. Nella stazione di Brescia, infatti, l’area di rifornimento è stata demolita per far posto ai nuovi binari della Tav. Ciò significa che tutti i treni a gasolio dovranno passare da Cremona per fare rifornimento, incrementando il traffico nello scalo con l’ingresso e l’uscita dalla stazione e gli invii a vuoto a Brescia di convogli fuori servizio. Si tratta di altre 6 automotrici che si aggiungeranno alle 30, che hanno base a Cremona”.

Dunque secondo gli ambientalisti, è destinato ad aggravarsi il carico ambientale su Cremona, visto che “una disposizione aziendale fa obbligo di accendere alle 2 di notte tutti i treni per il pre riscaldamento e la  messa a punto dei convogli. Se già oggi i residenti adiacenti all’area della stazione respirano un’aria pessima, e per questo hanno già fatto proteste in Comune, con l’arrivo dell’inverno si vedranno accentuare l’inquinamento atmosferico e del rumore, come se avessero 36 vecchi Tir accesi, sotto casa, durante la notte. Anche il via vai giornaliero sarà pressochè continuo. E’ una situazione intollerabile per cittadini, ferrovieri e pendolari – continua Balotta – non è possibile che con tutti i soldi che la Regione trasferisce a Trenord, le condizioni dei treni siano ancora pessime. E pensare che  il 30 agosto scorso il sindaco di Cremona, esasperato dalle pessime condizioni di viaggio del migliaio di pendolari (studenti e lavoratori) della Cremona Brescia, scriveva alla Regione di intervenire su Trenord per migliorare i servizi di trasporto ferroviari”.

Sono  16 i collegamenti giornalieri  effettuati con treni a gasolio sulla Cremona Brescia con le Aln 668, da quarant’anni in servizio su una linea elettrificata da tempo. Galimberti – ricorda ancora Balotta – nella sua lettera indirizzata al governatore Roberto Maroni, aveva scritto: “Sono stati introdotti, al posto dei treni elettrici, treni diesel che, oltre a rappresentare materiale carente ed insufficiente, sono mezzi altamente inquinanti, in una zona della Regione in cui esistono già delle problematiche forti rispetto alla qualità dell’aria”. “Si conferma in pieno – conclude  Balotta, la nostra denuncia del 1 settembre scorso, quando avevamo affermato che sarebbero arrivati 12 vecchissimi treni diesel da Treviso a Cremona e che le condizioni di trasporto ed ambientali, nel quadrante sud est, sarebbero peggiorate. A questo punto risulta assurdo che la Regione rinnovi senza gara il contratto di servizio con Trenord, in scadenza a fine anno. Solo una gara europea per l’affidamento del servizio può imprimere quel cambiamento che, da troppo tempo, i lombardi e i pendolari aspettano”.

Nel frattempo proprio ieri è stata diffusa una nota di Legambiente che colloca la ex tratta Piacenza Cremona tra le dieci peggiori in Lombardia, ormai soppressa. Nell’indagine le 10 linee ferroviarie peggiori risultano essere: Roma Termini-Ciampino-Castelli Romani, la Circumflegrea, la Bergamo-Milano, la Siracusa-Ragusa-Gela, la Portogruaro-Venezia. Ed ancora la Catanzaro-Lido-Lamezia Terme, la Salerno-Potenza e la Campobasso-Isernia-Roma. A queste si aggiungono le linee cancellate, come è accaduto in Piemonte con 14 linee tagliate negli ultimi 3 anni o per il collegamento Cremona-Piacenza. Una scelta che, secondo l’associazione, ha portato a cambi obbligati ed in alcuni casi a tempi di percorrenza raddoppiati.

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