Cronaca

Registro unioni civili, il sindaco Galimberti non prende posizione

Discussione accesa in Consiglio comunale sull’istituzione del Registro delle unioni civili, richiesto nell’ordine del giorno del consigliere Paolo Carletti e nella mozione del consigliere Filippo Bonali. Dibattito anche sull’ordine del giorno della consigliera Maria Vittoria Ceraso sulle politiche familiari. In particolare, Bonali ha accettato di ritirare la propria mozione, al fine della trattazione in commissione consiliare, mentre Maria Vittoria Ceraso ha accettato la proposta di modifica del proprio ordine del giorno, su proposta della consigliera Lia A Beccara, che è stato poi approvato con l’astensione di Forza Italia, Gruppo Misto e M5S. Approvato anche, con 19 voti a favore, 9 contrari e 2 astenuti, l’ordine del giorno del consigliere Carletti.

A richiamare l’attenzione su queste tematiche è intervenuto il sindaco, Gianluca Galimberti, che ha promesso di farsi carico “di sollecitare il Governo e il Parlamento di questa Repubblica affinché si arrivi ad una definizione legislativa sui temi affrontati oggi. La complessità dei temi riguarda normative nazionali e non può che essere affrontata dentro un quadro di legislazione generale”. Rispetto alla trascrizione di matrimoni contratti all’estero tra due persone del medesimo sesso, il sindaco prende ancora tempo: “Mi è chiesta una valutazione. Io ho una mia personale opinione. Non l’ho ancora voluta esprimere perché, per rispetto di questo Consiglio comunale, ho preferito prima ascoltare il dibattito. Entro il prossimo Consiglio comunale tale valutazione sarà formulata con adeguate motivazioni”. Infine sul registro delle unioni civili, Galimberti non prende posizione: “si vorrebbe che su questi temi solo l’opinione di un sindaco contasse? Non sarà così. Questo è il tempo del confronto, il mio impegno, anche in luoghi istituzionali come il Consiglio comunale, è garantirlo. Contrapposizioni ideologiche senza capacità di confronto hanno spesso impedito di costruire soluzioni: forse anche per questo la centralità della famiglia è spesso solo nelle dichiarazioni strumentali di alcuni e l’affermazione di diritti sociali importanti non è ancora raggiunta. Concretezza nel combattere le discriminazioni e nell’adottare vere politiche rivolte alle famiglie e volontà di confronto civile, senza slogan, nelle istituzioni prima che nelle piazze, sono una risposta chiara, frutto di un percorso lungo e di esperienza personale”.

“Mi auguro, e per questo io e la coalizione di maggioranza ci impegneremo, che tutta la città sia coinvolta in un confronto alto e civile su temi che riguardano la vita delle persone e i diritti fondamentali” ha detto il sindaco.

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