Cronaca

Paga le sigarette con 500 euro falsi, romeno nei guai: appello della polizia

Ieri sera gli agenti della squadra volante della Questura, impegnati nella prevenzione dei reati contro il patrimonio ed in particolare i furti e le truffe, sono intervenuti in una tabaccheria del centro dove una settimana prima un romeno residente a Cremona, accompagnato da un connazionale residente a Milano con numerosi precedenti di polizia, aveva acquistato una stecca di sigarette del valore di 50 euro con una banconota da 500. Il commerciante aveva subito avuto dubbi sull’autenticità della banconota, ma il romeno, incensurato e conosciuto dall’esercente, lo aveva rassicurato. Al cliente era quindi stato restituito il resto di 450 euro. Lo stesso giorno la moglie del negoziante si era recata presso un istituto di credito, ma non riuscendo ad ottenere la verifica immediata della validità della banconota, l’aveva restituita al marito, che si era successivamente presentato  presso l’abitazione del romeno, raccontando la vicenda alla madre di questi. La donna si era quindi impegnata, entro il 27 novembre, a restituire l’intera somma di 500 euro, ma in cambio voleva la restituzione della banconota oggetto della controversia. La restituzione non c’è stata e nel frattempo il titolare della tabaccheria ha riscontrato la falsità dei 500 euro. Da un accurato controllo, infatti, si è visto che l’ologramma della banconota rimane fisso e non riproduce figure e colori; il dispositivo per le persone non vedenti posto al centro è stato applicato successivamente anziché aderire perfettamente, così come la filigrana centrale sembrava essere applicata successivamente. Ieri, dunque, il tabaccaio, imbattutosi nel romeno e nel suo accompagnatore, ha preteso la restituzione del dovuto. Proprio in quel momento è intervenuta la volante che dopo aver appreso della vicenda ha condotto in Questura l’autore della spendita della banconota che alla fine ha ammesso i fatti, aggiungendo di aver ricevuto il denaro da un suo conoscente. Il romeno, C.A., 23 anni, è stato quindi denunciato per spendita e introduzione nello Stato, di monete falsificate. Gli investigatori della Questura, anche in relazione ad un altro sequestro di banconote false avvenuto recentemente a Cremona sul quale hanno proceduto i carabinieri, stanno proseguendo nelle indagini allo scopo di risalire ad eventuali falsificatori provenienti da altre provincie e arrivati a Cremona con l’intento di spendere banconote false. La Questura, anche in vista delle prossime festività, esorta i commercianti a porre maggiore attenzione nella verifica dell’autenticità delle banconote, eventualmente anche munendosi delle speciali apparecchiature, ormai di uso corrente.

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