Muore dopo essere stato dimesso due volte dal pronto soccorso
Nella foto, Luciano Sacchini
Luciano Sacchini, padre del sindaco di Torricella del Pizzo Emanuel Sacchini, è deceduto lunedì 17 novembre all’ospedale Oglio Po di Vicomoscano. Nei giorni precedenti era stato sottoposto a un esame invasivo e, in seguito, era stato dimesso sia dal pronto soccorso dell’ospedale Oglio Po che dal pronto soccorso di Cremona, dove si era recato per via di febbre alta.
L’uomo, 61enne, era stato sottoposto ad un esame invasivo giovedì 13 novembre presso il nosocomio casalese. Un esame dal decorso drammatico: venerdì 14 Sacchini veniva portato dai famigliari dalla propria abitazione di Torricella, dove viveva con la moglie Anna Lupi e la madre Annunciata, al pronto soccorso dell’Oglio Po, a causa dell’elevata febbre. Visitato e dimesso, il 61enne era tornato a casa. Il peggioramento delle sue condizioni aveva indotto ad una nuova corsa al pronto soccorso, sabato notte. Stavolta, all’ospedale Maggiore di Cremona. Anche nel presidio del capoluogo provinciale, dopo gli accertamenti clinici, il torricellese veniva dimesso. Domenica sera, infine, la situazione precipitava: la febbre altissima, il trasporto in ambulanza all’Oglio Po verso le 12 di lunedì, le visite, le cure. Tutto inutile: Luciano Sacchini è deceduto poco dopo il ricovero, per cause da chiarire.
Questi i fatti, su cui ora dovranno indagare le autorità competenti dopo che sul corpo del 61enne è stata eseguita l’autopsia alla presenza dei medici legali delle parti, prima che il compianto ricevesse l’estremo saluto sabato mattina, nella chiesa di Torricella del Pizzo, dove una folla composta ha partecipato ai funerali stringendosi attorno alla famiglia Sacchini. Chiedono chiarezza, il figlio e la moglie del torricellese, che attraverso i loro legali hanno depositato un esposto presso la Procura della Repubblica di Cremona. Risulterebbero sette i medici indagati tra l’ospedale Maggiore di Cremona e l’Oglio Po di Vicomoscano.
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