Cronaca

Ordinanza di sgombero per cinque famiglie residenti in golena

Nella foto, una casa circondata dall’acqua nella golena di Agoiolo (Casalmaggiore)

L’acqua si sta ritirando, anche se per ora impercettibilmente, dal lungo Po cremonese, dove l’ampiezza del letto del fiume ha fatto sì che la crescita irruente degli ultimi giorni non abbia provocato grossi danni. Lo stesso cedimento di via Riglio, argine maestro, in prossimità della conca, è stato dovuto alle infiltrazioni di pioggia e non alla forza del fiume. Nella giornata di venerdì 14 novembre il livello si è assestato a +3,48 (dai 3,65 dell’ondata massima).

Seguendo il corso del fiume, situazione tranquilla anche a San Daniele Po, che ha vaste porzioni di territorio in golena. “Il Po ha invaso la prima fascia golenale, aperta campagna”, spiega il sindaco Davide Persico. “Ci aspettavamo che arrivasse a 5 metri, invece le acque si sono fermate a 4,68. Adesso (poco prima delle 19, ndr) è sceso a 4,65. Quindi non c’è stato nessun problema a contenere la piena”.

Se la situazione lungo il tratto cremonese non desta particolari preoccupazioni (anche se c’è l’incognita delle nuove precipitazioni) a Casalmaggiorore si è resa necessaria l’evacuazione delle golene dove insistono abitazioni civili. Nella mattinata di venerdì è stata notificata l’ordinanza di sgombero delle cascine nell’area golenale chiusa di Agoiolo. Sono cinque in tutto i nuclei familiari interessati: uno di questi ha preferito rimanere nella propria abitazione, gli altri si sono spostati da parenti. Eccezion fatta per una famiglia che verrà ospitata presso la foresteria della Fondazione Santa Chiara, in accordo col comune di Casalmaggiore. I residenti delle cascine in area golenale sono stati aiutati dalla Protezione Civile a spostare mobili e oggetti dai piani inferiori ai piani superiori, in via precauzionale: il Po non dovrebbe comunque tracimare dall’argine golenale. Proseguono anche i controlli per quanto riguarda i fontanazzi.

Sul casalasco il picco non era ancora arrivato nel tardo pomeriggio di venerdì (alle 17,50 il rilevamento Aipo segnala +6,22).  Nella serata di giovedì, il livello del grande fiume aveva toccato nel tratto casalese i 5,60 metri sopra lo zero idrometrico, superando così la terza soglia di allerta. Le rilevazione dell’Aipo in nottata hanno continuato a registrare dati in costante crescita. Alle ore 15,40 di venerdì l’acqua ha raggiungiunto il picco di 6,24 metri con un innalzamento medio di circa 4 cm all’ora.

In fase di monitoraggio il ponte sul Po in direzione Colorno, che resta aperto al traffico: i problemi legati alla viabilità riguardano lavori (già programmati) in corso da parte dell’ente provinciale cremonese, col transito alternato regolato da semafori che hanno inevitabilmente creato code e nervosismi tra gli automobilisti.

VIADANA – Con un comunicato alla cittadinanza, il comune di Viadana illustra la situazione: il livello del fiume Po ha visto un significativo aumento nelle ultime 24 ore ed ha superato i 5,45 metri s.z.i. Come per Casalmaggiore, l’aumento previsto è nell’ordine dei 4 cm all’ora e il ponte in direzione Boretto resta aperto. All’idrometro di Boretto (Reggio Emilia) e Borgoforte (Mantova), il Po è cresciuto sino al livello di criticità elevata.

MARCARIA – Osservato speciale anche il fiume Oglio, che in quel di Marcaria ha iniziato a decrescere dalle prime ore di venerdì mattina, scendendo a livello di criticità moderata.

IL COMUNICATO DELLA PREFETTURA – Del tardo pomeriggio di venerdì l’aggiornamento  della Prefettura: “Nella giornata odierna, per la terza volta, si è riunito, in Prefettura, il Centro Coordinamento Soccorsi per valutare i dati idrometrici dei corsi d’acqua della provincia e, in primo luogo, del fiume Po nonché stabilire eventuali, ulteriori misure preventive a tutela della pubblica incolumità. Nel corso della riunione, cui hanno preso parte anche i sindaci di quasi tutti i comuni dell’asta del Fiume Po, si è preso atto che, nonostante perduri una situazione di allarme per i livelli idrometrici, non si rilevano, al momento, situazioni di particolare gravità.
L’A.I.Po, peraltro, ha riferito che i dati aggiornati testimoniano l’inizio di un calo del fenomeno di piena in corrispondenza del Comune di Cremona, mentre i livelli idrometrici presso il Comune di Casalmaggiore sono ancora in leggero rialzo. La Prefettura di Cremona ha, quindi, sollecitato i Sindaci dei Comuni su cui insistono le maggiori problematiche e le altre istituzioni competenti affinché continuino a monitorare le aree più vulnerabili raccomandando l’attivazione, ove necessario, delle misure di prevenzione contenute nei piani di protezione civile.
Il Centro Coordinamento Soccorsi tornerà quindi a riunirsi qualora dovessero emergere, nelle prossime ore, nuove, impreviste criticità”.

Simone Arrighi – Giuliana Biagi

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