L'ex Provveditorato non andrà a Mantova Cremona unica realtà a 'salvarsi'
E’ ‘salvo’, ovvero rimane a Cremona e non sarà accorpato a Mantova, l’Ufficio Scolastico provinciale di piazza XXIV Maggio, l’ex provveditorato. La riunione svoltasi a Milano nelle scorse ore presso la direzione scolastica regionale, ha confermato l’accorpamento di diverse sedi lombarde, ma non di quella cremonese, dove i dipendenti nei giorni scorsi si erano mobilitati contro l’eventualità di un trasferimento a Mantova. Nel documento firmato dai dipendenti, il cui numero è andato sempre più riducendosi negli anni, si faceva riferimento a varie problematiche, prima fra tutte il venir meno di un servizio importante per i docenti e il personale scolastico della provincia, tanto più in vista delle assunzioni previste nei prossimi anni. Dalla riunione milanese è invece stata confermata la scelta di accorpare Monza con Milano, Lodi con Pavia, Lecco con Bergamo.
“Non sarebbe stato un accorpamento utile per la cittadinanza – spiega Maria Teresa Perin, segretario Fp Cgil di Cremona. – Sarebbe andato contro il primo dei nostri principi fondamentali, quello di garantire servizi vicini ai cittadini. E poi l’eventuale trasferimento avrebbe superato il limite massimo dei 50 km disposto dalle norme sulla PA per quanto riguarda i trasferimenti ‘obbligatori’ del personale. Unificare due territori così vasti non sarebbe stato utile per nessuno: questo abbiamo rappresentato nella riunione a Milano. Gli uffici centrali hanno convenuto su ciò e al posto dell’accorpamento Cremona-Mantova è stata “sacrificata” una dirigenza a livello di struttura regionale. Mi sembra giusto: è senz’altro nello spirito della ‘buonascuola’ dare maggiore importanza a un servizio sul territorio. Anche perchè negli uffici di Cremona siamo sotto organico e la cosa si fa sentire soprattutto in certi momenti dell’anno. A breve andranno in pensione altre persone che stanno seguendo pratiche molto importanti come i pensionamenti”. Il personale scolastico gestito dall’Ust di Cremona ammonta a circa 5000 persone.
Il ridimensionamento delle sedi provinciali dell’Ust fa parte di un programma di riduzione della spesa che ormai investe tutti i campi della pubblica amministrazione. Su questo ed altri temi, e senza risparmiare forti critiche al programma renziano #labuonascuola, la Flc Cgil di Cremona parteciperà alla manifestazione nazionale a Roma dell’8 novembre che vedrà riunito tutto il pubblico impiego.
Scongiurato il rischio soppressione, resta il problema degli spazi fisici occupati dagli uffici. Sempre più ridotti nel numero, ma ospitati nell’enorme e dispendiosa struttura di piazza XXIV Maggio, nello stabile di proprietà dell’Amministrazione provinciale. Da tempo si parla di un trasferimento degli uffici in corso Vittorio Emanuele II, nell’ex sede del Genio Civile.
Giuliana Biagi
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