Il Comune rischia il pignoramento: non pagò un mese di affitto
Il Comune di Cremona, in seguito ad un decreto ingiuntivo emesso il 27 giugno scorso dal giudice di pace, è stato condannato al pagamento di 530 euro, più spese, per non aver ottemperato ad un impegno preso nel marzo del 2014 con il proprietario di un immobile al quale era stato proposto il pagamento dell’affitto di un mese oltre la scadenza dello sfratto esecutivo. L’accordo, sottoscritto dall’allora assessore ai Servizi Sociali Luigi Amore per conto della passata amministrazione Perri, non è mai stato rispettato. Ed ora il Comune guidato dal sindaco Galimberti si trova a dover pagare una cifra di 1086,92 euro, importo composto dagli iniziali 530 euro comprensivi di interessi e spese legali. L’udienza per lo sfratto dell’inquilino moroso è iniziata il 24 ottobre del 2013 ed è diventata esecutiva il 28 marzo del 2014. Nel frattempo, come ha spiegato Alessandro De Nittis, legale del proprietario della casa, sono intervenuti i servizi sociali de Comune che da una parte si sono impegnati a trovare una casa all’inquilino moroso, e dall’altra hanno chiesto una proroga di un mese, non avendo subito a disposizione il nuovo appartamento. Accordo fatto: Comune disponibile a pagare la mensilità di aprile di 530 euro entro 30 giorni. Ad aprile 2014 l’inquilino moroso è stato regolarmente trasferito, ma il denaro promesso per la mensilità non è mai arrivato. A nulla sono serviti i solleciti del legale De Nittis all’assessore Amore e ai servizi sociali. “Da loro non ho mai avuto risposta”, ha detto De Nittis, che su mandato del suo cliente, “essendo il credito esigibile, certo e liquido”, si è rivolto al giudice di pace che il 27 giugno di quest’anno ha emesso il decreto ingiuntivo, condannando il Comune, che nel frattempo ha cambiato amministrazione, al pagamento entro 40 giorni dalla notifica. “Passati i 40 giorni senza aver ricevuto nulla”, ha spiegato il legale, “siamo arrivati all’atto di precetto che il Comune ha ricevuto il 14 ottobre scorso con intimazione a pagare entro 10 giorni, altrimenti si sarebbe proceduto al pignoramento. I 10 giorni sono passati, ma ancora nessuno si e fatto vivo”. “Ho chiesto di essere ricevuto dal sindaco”, ha aggiunto De Nittis, “poi dall’assessore Platè, e ho scritto una mail all’avvocato del Comune Enrico Cistriani dicendomi perplesso che un ente illustre come il Comune di Cremona, l’ente più vicino ai cittadini, non abbia ancora provveduto al pagamento, nonostante il lasso di tempo ormai trascorso”.
Sara Pizzorni
© RIPRODUZIONE RISERVATA