Economia

A Cremona la produzione industriale cresce più che nel resto della Lombardia

Bene per il manifatturiero, un po’ meno per l’artigianato: questo in sintesi quanto appare dai dati congiunturali relativi al 3º trimestre 2014, resi noti dalla Camera di Commercio di Cremona. “I dati provinciali del 3° trimestre – commenta il Presidente della Camera di Commercio Gian Domenico Auricchio –  sono complessivamente positivi per il settore manifatturiero a conferma di una crescita congiunturale che giunge alla quarta rilevazione positiva consecutiva, controbilanciate però da un mercato interno ancora in diminuzione. Un situazione di grande incertezza che rende fondamentale per la nostra economia l’attuazione di  interventi mirati a sostegno delle imprese e della loro crescita”.

Il terzo trimestre 2014 ha visto il dato destagionalizzato della produzione industriale cremonese confermare una crescita congiunturale che giunge alla quarta rilevazione positiva consecutiva e sale attualmente fino al +1,7%, il dato migliore fra tutte le province lombarde. Parallelamente all’incremento dell’attività, continua a salire anche il fatturato a prezzi correnti (+0,9%).

A raffreddare in parte questi dati indubbiamente positivi, sono gli andamenti degli ordinativi provenienti dal mercato interno in forte rallentamento (-2,2%) che, sommato ai precedenti, arriva al -5% dall’inizio del 2014. Dopo la pausa dello scorso trimestre, riprendono invece a correre gli ordini esteri, incrementatisi in soli tre mesi di oltre il 5%. La crescita produttiva rilevata continua comunque a non avere alcun riflesso positivo sul numero degli addetti (+0,1%) che resta sostanzialmente inalterato e ripete pari pari quanto già registrato nei due trimestri immediatamente precedenti, testimoniando l’incertezza che ancora rimane tra gli imprenditori. A sottolineare il momento positivo si evidenzia anche una maggiore vivacità nei prezzi che, in questi momenti critici, potrebbe voler significare un risveglio della domanda ed una ripresa degli investimenti produttivi. E’ inoltre da rimarcare come, caso molto raro nella rilevazione congiunturale, i prezzi dei prodotti finiti crescano in misura maggiore (1,6 contro 1,5%) rispetto a quelli della materie prime.

Sul fronte della Cassa Integrazione Guadagni tutte e tre le gestioni (ordinaria, straordinaria ed in deroga) scendono del 13% sul trimestre scorso e del 40% sullo stesso periodo del 2013, mentre quelle effettivamente utilizzate – limitate però alla gestione ordinaria – sono registrate in forte diminuzione, passando dall’1,6 allo 0,5% del monte ore complessivo (il dato nettamente più basso tra le province lombarde), anche se vi hanno fatto ricorso più o meno lo stesso numero di imprese del trimestre prima, il 17% del totale. Nella regione la percentuale di imprese interessate è stata del 18% e le ore utilizzate hanno costituito l’1,8% del totale, quote entrambe in lieve riduzione rispetto al trimestre precedente.

A proposito dei dati regionali, i mesi da luglio a settembre 2014 disegnano un quadro complessivo congiunturale nel quale il dato più importante che emerge è la leggera accelerazione del tasso di crescita della produzione, accompagnato dall’andamento parallelo del fatturato. Gli ordini interni restano sempre negativi, ma il ritmo sembra decrescere, e quelli esteri, viceversa, rimangono positivi ma decelerano sensibilmente. Ritorna a calare il numero degli addetti (-0,6%) e crescono leggermente le dinamiche dei prezzi sia dei prodotti (+0,2%) che delle materie prime (+0,8%).

Anche a livello tendenziale si trova un trend ampiamente soddisfacente, ed in miglioramento rispetto al trimestre precedente, per produzione, fatturato e ordini esteri, rispettivamente al +6,6, al +5,7 ed al +8,6%, ma anche un brusco rallentamento per gli ordini interni che passano dal +2,5% dello scorso trimestre all’attuale -3,1%. L’andamento dell’occupazione è fermo su un +0,4% che conferma quello rilevato nell’indagine precedente.

I dati tendenziali lombardi sono anch’essi in maggioranza positivi, ma con valori complessivamente inferiori rispetto a quelli cremonesi. Si conferma il buon andamento del fatturato che cresce annualmente di oltre il 3%, ed anche la produzione è in linea (+1,6%) con gli incrementi degli ultimi trimestri. Pur in ulteriore crescita del 2%, la domanda proveniente dall’estero è in decelerazione rispetto alla media precedente che si aggirava sul +4%. Il livello occupazionale, rispetto allo stesso periodo 2013, scende dello 0,8%. Il confronto con l’anno prima registra un incremento dei prezzi delle materie prime (+3%) ampiamente  superiore a quello dei prodotti finiti, cresciuto solo dell’1,2%.

A livello settoriale sono importanti le conferme dei settori cruciali per l’economia provinciale: la siderurgia cresce su base annua del 19%, l’alimentare e la meccanica sono attorno al 6,5. Nel confronto con le altre province lombarde, il dato tendenziale sulla produzione industriale di Cremona, +6,6%, è di gran lunga il migliore in regione: alle sue spalle si trovano infatti Sondrio, Lecco e Varese che comunque non superano il +3,8%. Solo Milano e Monza si collocano ancora nell’area negativa, anche se al di sotto del punto percentuale.

Nel terzo trimestre la percentuale sul totale delle aziende in espansione produttiva rispetto all’anno 2013 è ulteriormente aumentata dal 40 al 48% (dato migliore tra tutte le province lombarde), mentre la quota delle imprese ancora in e crisi si conferma ai minimi degli ultimi due anni, pur raggiungendo ancora un consistente 21%, comunque inferiore al 28% che si riscontra nell’intera Lombardia.

In leggero miglioramento sono anche le aspettative per il prossimo trimestre manifestate dagli imprenditori che però solo nel caso delle previsioni sulla domanda dall’estero vedono prevalere, del 17%, gli ottimisti, coloro cioè che si attendono aumenti. Per le altre variabili le percentuali di visioni opposte sostanzialmente si equivalgono.

Come dicevamo, l’artigianato ha qualche problema in più, per quanto continuino i segnali di stabilità. A livello congiunturale presentano un segno negativo di minima entità la produzione, il fatturato e gli ordini interni, mentre risale l’occupazione (+0,6%) recuperando parte di quanto perso nel trimestre scorso e sono in buona evidenza gli ordini esteri, in aumento dell’1,4%. Rispetto allo stesso periodo del 2013, restano sostanzialmente invariati il fatturato totale (+0,1%), la domanda dall’estero (+0,2%) e l’occupazione (+0,4%). Scendono invece più di un punto percentuale la produzione e gli ordinativi interni.

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