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Calcio, le perizie: i sindacati dei calciatori ammessi come parte offesa

Sarà depositata il prossimo 27 novembre l’ultima parte della perizia informatica dei tecnici del gip Guido Salvini relativa a 200 computer, smartphone e tablet dei 111 indagati della maxi indagine sul calcio scommesse. Oggi, nell’udienza davanti al giudice, così come chiesto dal presidente Damiano Tommasi, è stata ammessa all’incidente probatorio come persona offesa l’Associazione Italiana Calciatori, organizzazione che tutela ed assiste i calciatori professionisti di serie A, B, Lega Pro e, dal 2000, anche i calciatori dilettanti. A processo, l’Aic si costituirà parte civile. Tra i numerosi avvocati presenti in udienza, anche Amilcare Busceti, legale del capitano della Lazio Stefano Mauri che ai periti ha fornito il pin del suo ultimo telefonino. “Quando abbiamo saputo che era richiesto”, ha spiegato l’avvocato, “lo abbiamo messo a disposizione, chiedendo che venisse acquisito in sede di incidente probatorio. Finora nessun riscontro. Attendiamo l’ultimo tassello che metta il punto definitivo sulla vicenda del nostro capitano così come siamo usciti dalla giustizia sportiva”. Soddisfatto anche l’avvocato Antonio De Rensis, legale di Antonio Conte, il commissario tecnico della Nazionale ed ex allenatore della Juventus in riferimento al periodo in cui era il tecnico del Siena. “Nessun riscontro”, ha sottolineato il legale. “Su Conte non è emerso nulla”. La copia forense del pc di Conte consegnata ai periti è comunque rimasta illeggibile. Intanto uno dei computer sequestrati e sottoposto all’esame dei periti del gip è stato trattenuto in quanto, secondo fonti investigative, sarebbe ricco di informazioni, ma al di fuori dell’inchiesta sul calcio scommesse. Un’inchiesta dalla quale sta emergendo del marcio anche nel mondo del tennis dove sono già una decina gli indagati.  Un filone scoperto grazie alle trascrizioni di conversazioni, telefonate e messaggi racchiuse in migliaia di pagine che hanno fanno emergere nuovi nomi e nuove combine. Ed affiorano i nomi di tennisti quali Daniele Bracciali, tennista di Arezzo specializzato nel doppio, Potito Starace e Filippo Volandri. E poi Roberto Goretti, attuale ds del Perugia calcio ed ex giocatore di Napoli, Bologna, Bari, Como, Arezzo e Perugia. Il suo nome ricorre spesso nelle chat di Manlio Bruni, ex commercialista di Giuseppe Signori, arrestato nel giugno 2011. Goretti parla con Bruni e gli dice che “il calcio è rischioso, il tennis regala soldi a tutti”, e insieme si mettono a reclutare atleti per alterare i match. Offrono da 20 a 60 mila euro a set, tutto dipende dall’accordo raggiunto: “Se vinci il primo, poi nel secondo devi giocare almeno tre game”, spiega Bruni a Braccio78, il nickname scelto da Bracciali, a cui vengono offerti dei soldi in cambio di un match truccato e ‘aggiustato’ nei dettagli anche per il punteggio. In complesso, per quanto riguarda il calcio, i risultati delle perizie, soprattutto dagli apparecchi di Massimo Erodiani, allibratore di Pescara, e di Mario Bruni, fanno emergere uno scenario inquietante: un enorme giro di denaro, partite combinate vecchie e inedite, addirittura dal 2007, il Sassuolo nell’occhio del ciclone e nuove ombre su due incontri dell’Atalanta nel campionato di serie B 2010/2011: Cittadella-Atalanta e Crotone-Atalanta.

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