Ambiente

Rifiuti tossici e amianto, sequestrata area di 5300 metri quadrati in città

Sopra, il sequestro dell’area (foto Francesco Sessa)

I carabinieri del Noe hanno posto i sigilli ai cancelli d’ingresso dell’area ex Cavalli e Poli di via S. Bernardo, 5300 metri quadrati di proprietà di una società immobiliare cremonese dove è stato trovato materiale pericoloso per la salute, amianto in particolare, ben visibile sui tetti, ma anche altri rifiuti speciali e materiali tossici. Una situazione altamente a rischio, anche per la presenza nelle immediate vicinanze di un asilo. La presenza così diffusa di eternit negli ambienti costituisce infatti un rischio per la salute, in quanto l’amianto, sfaldandosi, rilascia nell’aria particelle pericolose.

Nell’operazione, il Noe, sotto il comando del capitano Alessandro Placidi, si è avvalso della collaborazione degli agenti della polizia locale. Per ora in procura è aperto un fascicolo contro ignoti con le ipotesi di accusa di omessa manutenzione dello stabile e gestione, e abbandono illecito di rifiuti che hanno determinato una vera e propria discarica. I militari del Noe sono arrivati all’individuazione dell’area grazie ad un costante e intenso lavoro di monitoraggio.

L’ultimo sequestro di uno stabile in città per la presenza di amianto risale al giugno scorso, quando i Noe avevano posto i sigilli a due palazzine di viale Trento e Trieste, un edificio del novecento, disabitato e fatiscente, di proprietà di una nota famiglia di industriali cremonesi. Attualmente l’immobile è stato bonificato. Altri due grossi sequestri in città erano avvenuti nel maggio dell’anno scorso in due aree di 41 mila metri quadrati allo scalo ferroviario di Cremona e in un’altra zona di 28 mila metri quadrati all’ex macello.

Sara Pizzorni

GALLERIA IMMAGINI (FOTO SESSA)


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