Cronaca

Sgominata la banda dei bancomat Sventato l'ennesimo colpo sul Cremonese

I malviventi in azione in due immagini estrapolate dal video diramato dai carabinieri

Avevano svaligiato numerosi bancomat tra Cremona, Brescia e Bergamo, facendoli esplodere attraverso l’utilizzo di acetilene: in sette sono finiti in manette con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di furti aggravati ai danni di sportelli bancomat e casse continue di istituti bancari, furti in abitazione, ricettazione, danneggiamento, nonché illecita fabbricazione, detenzione e trasporto di materiale esplodente. L’operazione, conclusa dopo una lunga e intensa attività investigativa da parte dei Carabinieri del Comando Provinciale di Brescia, coordinati dalla Procura della Repubblica di Brescia, ha portato all’esecuzione delle sette ordinanze di custodia cautelare in carcere. Nel corso delle indagini, tra l’altro, i carabinieri impegnati nell’indagine hanno anche sventato un colpo che stava per essere perpetrato proprio in provincia di Cremona.

L’indagine ha preso il via lo scorso marzo e ha portato il Nucleo investigativo a scoprire l’attività del gruppo, che , avviata nel marzo scorso e condotta dal Nucleo Investigativo, ha consentito di scoprire l’attività del gruppo criminoso stanziato nel bresciano ma che commetteva furti in tutto il Nord Italia, attraverso l’uso di acetilene e auto rubate. Assalti accuratamente organizzati: i malviventi immettevano il gas negli sportelli, si allontanavano, aspettavano che l’espolosione si innescasse, poi tornavano e svuotavano l’apparecchio ormai divelto. Colpi che provocavano ingenti danni alle sedi delle agenzie e di identificare alcuni degli indagati, autori di furti in abitazioni e ricettazione della refurtiva rubata. Durante le perquisizioni a carico degli arrestati i militari hanno trovato un fucile automatico Kalashnikov, due pistole, circa cinquecento proiettili, bombole di acetilene con inneschi, tre auto rubate e parti di uniformi delle forze di polizia.

La banda stava poi organizzando il sequestro di un imprenditore di Brandico, nel bresciano. Il gruppo era composto da quattro romeni, un albanese e due italiani e la cui base operativa era all’interno di un garage ad Ospitaletto. Il sequestro di persona i sette volevano metterlo in pratica utilizzando finte divise di polizia.

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