Casematte di Pizzighettone, avviato restauro grazie ai 'fasulin de l'oc'
Si è aperto in questi giorni sopra le mura di via Boneschi il cantiere per i lavori di impermeabilizzazione del terrapieno delle prime tre casematte di Pizzighettone, grazie al finanziamento dal Gruppo volontari mura, ottenut0 con l’edizione dello scorso anno dei ‘Fasulin de l’èc cun le cudeghe’, la maratona gastronomica di inizio novembre.
L’intervento in corso, approvato ed autorizzato dalla Soprintendenza di Brescia, ammonta ad un investimento di oltre 25 mila euro. Ad essere interessate sono le prime tre casematte della cortina muraria, tra quelle maggiormente colpite da infiltrazioni d’acqua piovana ed umidità, col rischio, oltre che di creare danni irreparabili, anche di comprometterne l’utilizzo per le molte fiere e mostre che si svolgono periodicamente durante l’anno. Fino ad oggi il problema si era provvisoriamente arginato con dei grandi teli in plastica come copertura, fino all’intervento di questi giorni.
Dopo la rimozione dello spesso strato di terreno che ricopre le mura, si procederà con un lavoro di stratificazione con la risistemazione di parte del terreno, la posa di malta e materiali che garantiscano il drenaggio e l’impermeabilizzazione, come appositi teli in pvc, quindi si ripristinerà di nuovo gran parte del terreno e infine si concluderà con la piantumazione del verde con la messa a dimora di un’apposita essenza sempreverde che garantisce l’assorbimento dell’umidità.
Al lavoro, sopra le mura, ci sono ditte esclusivamente di Pizzighettone e del territorio, una scelta che il Gruppo volontari mura fa per ogni opera specialistica o appaltata in esterno. L’impresa edile Zanotti di Pizzighettone per la movimentazione e le opere sul terreno, l’impresa Boschetti di Grumello per la fornitura di teloni in pvc anti-infiltrazioni d’acqua e la floricoltura Zerbini di Pizzighettone per la copertura a verde al termine dei lavori che si dovrebbero concludere nel giro di una settimana. L’intervento consentirà di salvaguardare una portante porzione di patrimonio storico locale oltre a garantire l’utilizzo in sicurezza degli ambienti sottostanti.
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