Maltrattamenti in comunità a Palazzolo, un casalasco tra i 43 indagati
C’è anche un 38enne residente a Casalmaggiore tra i 43 indagati nell’indagine della procura di Brescia sulla comunità di recupero Shalom di Palazzolo sull’Oglio. Ieri gli avvisi di chiusura indagine firmati dai sostituti procuratori Leonardo Lesti e Francesco Piantoni. Il 38enne di Casalmaggiore, compresa la suora che gestiva la comunità e altre 41 persone, operatori della comunità bresciana e alcuni ospiti più anziani, è accusato di sequestro di persona e maltrattamenti in concorso. Il casalasco era proprio uno degli ospiti ‘anziani’ a cui venivano affidati i nuovi arrivati. Per la procura di Brescia gli indagati avrebbero impedito di lasciare la comunità ad almeno 36 persone che, in tempi diversi, avevano manifestato l’intenzione di andarsene. Tra essi, anche un 21enne nato a Crema e residente a Monte Cremasco, secondo l’accusa, maltrattato e picchiato sia dal 38enne casalasco che da altri degli indagati. Sempre secondo la procura, il 21enne sarebbe stato malmenato, costretto a tagliare la legna per molte ore consecutive, anche in condizioni meteorologiche pesanti, e a consumare pasti in piedi al freddo. Il 38enne casalasco, tra i maltrattamenti contestati, avrebbe anche impedito ad un ospite della comunità di allontanarsi e a non dormire la notte. Numerosi gli episodi che sarebbero stati commessi nei confronti degli ospiti, spesso picchiati con schiaffi e bastonate e costretti per punizione a camminare per decine di chilometri spingendo una carriola piena di sassi, a non fare la doccia per settimane o rimanere in piedi per tutta la notte in una stanza al buio chiusa a chiave. Impediti anche contatti con l’esterno e in alcuni casi anche con i familiari.
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