Cultura

Regina Carter violinista eclettica per lo StradivariFestival

Bach e Paganini li ha studiati al conservatorio, il blues e il jazz li ha conosciuti girando per le strade di Detroit, la sua città. Venerdì 3 ottobre, alle 21, Regina Carter porterà sul palcoscenico dell’Auditorium Giovanni Arvedi il suono intenso e iridescente del suo violino. Il programma della serata, pensato per rendere omaggio a Cremona, allo STRADIVARIfestival 2014 e al Museo del Violino, vuole rivelare come tecnica e virtuosismo non debbano godere di una connotazione esclusivamente classica, ma possano essere concepiti e riplasmati anche in virtù di un repertorio novecentesco e contemporaneo, attraverso una varietà di generi musicali, etnici e ritmici, non meno impegnativi. Dalla musica afro-cubana al jazz di matrice statunitense, il genere dell’improvvisazione richiede la medesima genialità ed un’ispirazione parimenti creativa e meticolosa. L’artista, attraverso la poliedricità ed una tecnica formidabile, che nasce dalla confidenza acquisita con diversi strumenti, propone un unicum violin jazz concert che, senza soluzione di continuità, trae ispirazione da epoche e situazioni musicali, geografiche e sociali difformi. Nascono spunti di riflessione continui, indagini profonde sulle origini di motivi e ritmi, un crossover che attinge alla musica classica per arrivare alle influenze etniche più attuali.

Regina Carter, originaria di Detroit (Classe 1966), artista poliedrica e di grandissimo talento, con un orecchio musicale che le ha permesso di riprodurre una melodia al pianoforte all’età di appena due anni, ha iniziato gli studi di violino a quattro, partecipando successivamente a masterclass tenute da Itzhak Perlman e Yehudi Menuhin, prendendo contemporaneamente lezioni di viola, oboe, danza e canto. Dalla musica classica ben presto è passata al jazz, dopo incontri fondamentali e illuminanti con Ella Fitzgerald e Marcus Belgrave. Nel 1991 da Detroit si trasferisce a New York, dove conosce e collabora con Aretha Franklin, Lauryn Hill, Mary J. Blige, Billy Joel e numerosi giganti del repertorio. Dopo diversi album pubblicati con il quintetto Straight Ahead e con String Trio of New York, pubblica la prima compilation da solista, Regina Carter, nel 1995, cui seguono Something for Grace nel 1997, Rhythms of the Heart nel 1999, Motor City Moments nel 2000 ed ancora Paganini: After a Dream; I’ll be seeing you: Sentimental Journey, e Cinema Paradiso, celebre colonna sonora composta da Ennio Morricone. Nel 2001 è stata chiamata a suonare per ricordare le vittime cadute dopo l’attacco dell’11 settembre. È unanimemente riconosciuta regina del repertorio jazz, straordinaria interprete di improvvisazioni, che esegue attingendo a influenze bebop, folk, swing, afro-cubane, con una maestria e un virtuosismo acclamati e riconosciuti. L’ultimo album, Southern Comfort è uscito nel marzo 2014.

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