Politica

Votato il Bilancio con gli aumenti Imu Presentate linee programmatiche

Lunga discussione sulle variazioni di Bilancio, oggi pomeriggio in Consiglio comunale, con l’aumento delle aliquote Imu su case e negozi sfitti e l’introduzione di due nuove aliquote, per colmare il disavanzo da 650mila euro esistente al 1 settembre 2014. Appassionata la difesa del Bilancio preventivo 2014, approvato a fine aprile, da parte dell’ex assessore al Personale Maria Vittoria Ceraso (ora consigliere per Obiettivo Cremona) che ha respinto tutte  accuse insite nella relazione dell’assessore Manzi. Tra l’altro, Ceraso ha ricordato che il controllo di gestione nei conti pubblici era stato ricominciato solo nel 2012 dall’amministrazione Perri; in precedenza la contabilità analitica (non obbligatoria per gli enti locali) era stata sospesa dal 2005. “Credete davvero possibile – ha detto – che il preventivo avrebbe avuto le firme del Ragioniere Capo e dei revisori dei conti se ci fossero stati dei ‘buchi’? Se così fosse oggi per prima cosa avremmo dovuto votare un accertamento di squilibrio di bilancio, da cui sarebbero scaturiti tutti gli altri provvedimenti”.

Tra i numerosi interventi dei consiglieri: Roberto Poli, Pd: “E’ stato chiaramente un bilancio elettoralistico”; Luca Burgazzi, Pd: “Non basta fare equilibri di bilancio, bisogna avere un’idea di città dietro. Non possiamo metterci nei panni della ragioneria, dobbiamo avere un’idea di città e su questo costruire un bilancio. Non esiste un bilancio tecnico, è sempre un bilancio politico”.

Tra le altre cose, l’assessore Manzi ha confermato le valutazioni già fatte in commissione, sulle criticità emerse dal preventivo:  “Non esiste un preventivo che non abbia una copertura dei costi, sia nel pubblico che nel privato. Forse la strategia per gli ultimi sei mesi era quella di non assistere i disabili e i ricoverati? Se così fosse, perchè è stata prevista la diminuzione del costo del personale? Dovremmo dire (ha detto riferendosi ai predecessori) che siamo stati bravissimi a prevedere la diminuzione dei costi negli ultimi sei mesi ma non siamo stati bravi a prevedere i costi per gli anziani in quegli stessi sei mesi”.

LE LINEE PROGRAMMATICHE – Sono ormai le 19, quando il sindaco si accinge a illustrare le linee programmatiche di mandato, che dureranno per oltre un’ora.  Vorrebbe parlare fuori dal banco riservato alla giunta, ma il microfono non funziona e torna al posto. “Occorre un cambiamento della città – ha esordito Galimberti – a partire dalla pubblica amministrazione, ma anche fuori, occorre rivitalizzare il senso di comunità. Per fare scelte strategiche dobbiamo chiederci chi siamo, dove vogliamo andare e con chi. Interrelazione con gli altri territori. Questa città è una città frammentata e invece ha un estremo bisogno di costruire sinergie. Anche territoriali (area vasta, ma non solo, anche in relazione con altre regioni) e di internazionalizzazione.

Ecco alcuni punti delle Linee programmatiche di mandato. “Innovazione: abbiamo assoluto bisogno di attivare processi di innovazione in quasi tutti gli abiti. Rigenerazione: non solo urbana, ma di un tessuto comunitario e culturale che ha bisogno di ripensare a se stesso con modalità innovative. Alcuni problemi non possono più essere affrontati singolarmente. Lo vediamo anche nella riorganizzazione degli assessorati. Riforma macchina comunale: l’abbiamo cominciata da subito, ma sarà un lavoro di anni . Città internazionale. Occorre consolidare i rapporti internazionali di Cremona, turistici ed economici, anche seguendo il flusso commerciale del nostro territorio. Ispirarsi alle pratiche migliori che esistono in Europa, attingendo a bandi e finanziamenti europei che di questi temi fanno il proprio caposaldo. La nostra deve essere una città dei diritti umani, per generare davvero logiche di pace”.

Urbanistica: “Abbiamo un Pgt che prevede 32 aree di trasformazione, pensiamo che queste rischino di diventare soggetti – oggetti di un’idea di sviluppo un po’ antica. Perché poi diventano aree destinate alla media distribuzione o alla residenza. Punteremo sicuramente su via dell’Annona, dove sorgerà il Polo tecnologico; e sul Polo di sviluppo sul canale navigabile, verso Tencara. I poli di sviluppo grandi sono: Polo tecnologico e Polo dell’alta formazione. Ci credo fortemente, in esso ci stanno liuteria, musicale e agroalimentare, guardando anche al polo dolciario. Ripartendo dalle scuole”. Sul turismo, “stiamo lavorando con Busseto e con Piacenza per proposte culturali importanti, ma anche con Venezia e Brescia. Individuare quali sono i flussi turistici. A ottobre andremo a Vienna e a S. Pietroburgo, per promuovere Cremona, ma dovremo studiare dei format di presentazione della città, che ancora non ci sono. La programmazione turistico culturale la dovremo predisporre per tempo l’anno prossimo, in modo che sia pronta a giugno 2015”. Sulle alienazioni: “Rilancio immobili del centro storico. Le alienazioni non devono essere più portate avanti cercando di vendere quello che si può vendere, bisogna cercare dei criteri”.

Piano della sicurezza. “Collaborazione con le altre forze dell’ordine, ma anche educazione (sfiorato il tema dell’autovelox)”. Viabilità: “Occorre ripensarla, meno auto in centro storico, e poi servono dati precisi sul traffico per via Giordano, o via Dante. Rivedere le tariffe sosta: si può cambiare la gestione dei parcheggi, come abbiamo fatto col Villa Glori, che ha fatto ottenere anche qualche risultato economico. Anche i cantieri devono essere sotto la regia del Comune.

Sulle mense scolastiche: introduzione di fasce Isee per riavvicinare le famiglie al servizio. Sostegno al diritto allo studio fin dagli asili nido.

Aziende partecipate: “Occorre tornare a una forte politica di controllo. E’ quello che ci dice anche Cottarelli. Su Lgh in particolare, dico che le economie di scala o di scopo sono importanti, come per l’acquisto del gas. Il controllo si può ottenere in diversi modi, ma occorre che in Comune ci sia un apparato tecnico forte e capacità poltica forte”.

Riguardo il tema dei rifiuti: obiettivo è arrivare al 70% di differenziata e a una diminuzione complessiva dei rifiuti del 20%, migliorando la raccolta porta a porta. Conferma del percorso avviato con Regione Lombardia per dismissione inceneritore nel prossimo triennio.

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