Cronaca

'Anziani, a casa vostra comandate voi': stop truffe a domicilio

Una vera e propria lezione, con spiegazioni chiare e precise ed esempi concreti su come fare ad evitare di essere truffati o derubati dentro e fuori le proprie abitazioni. Una lezione tenuta agli anziani, ma utile per tutti, quella che hanno dato oggi pomeriggio all’oratorio di Cavatigozzi il comandante della polizia municipale Pierluigi Sforza e l’ispettore capo delle Volanti della Questura Gianfranco Sartori, accompagnati dall’ispettore della municipale Sonia Bernardi e dall’agente scelto delle Volanti Giuseppe de Padova.Un pubblico attento ha partecipato attivamente alla discussione, facendo domande e chiedendo consigli a chi ogni giorno lotta affinchè il triste fenomeno delle truffe e dei furti, in particolar modo nei confronti degli anziani, possa quanto meno diminuire.

Il comandante Sforza ha definito Cremona “una città bersagliata” dal fenomeno, con malviventi che ogni volta cambiano modus operandi e inventano trucchi nuovi per beffare le loro vittime e assicurarsi il bottino. “Prima la truffa consisteva nel cercare di farsi consegnare denaro in strada”, ha spiegato l’ispettore capo Sartori, “oggi invece si parte da quello ma si finisce con il mettere a segno un furto in abitazione”. Ma chi sono le persone da cui ci si deve difendere ? “Sono persone distinte, vestite bene, abili a parlare e a manovrare i trucchi della conversazione, persone che si presentano sempre in modo diverso: rappresentanti Inps, Aem, polizia, carabinieri o vigili urbani”. Il loro obiettivo ? Quello di entrare nelle nostre abitazioni. “Ma per farlo”, hanno spiegato i rappresentanti delle forze dell’ordine, “qualcuno deve per forza aprire loro la porta: qiando la vittima lo fa, aiuta il suo carnefice, mentre a volte non capiamo che quando siamo all’interno delle nostre case siamo al sicuro. Mai aprire e mai dare al truffatore la possibilità di dialogare, perchè molte volte è proprio grazie alla loro dialettica che i malviventi riescono a farsi aprire”.

“Quando qualcuno che non conosciamo si presenta alla nostra porta”, hanno spiegato il comandante Sforza e l’ispettore capo Sartori, “la frase magica da dire è ‘chiamo mio figlio, chiamo il vostro ufficio per sapere se è vero che è l’Aem che vi manda, e così scoprirete chi sono veramente. Se sono truffatori, nel giro di due minuti se ne andranno a gambe levate”.”Gli anziani non sono stupidi”, ha sottolineato l’ispettore capo Sartori, “ma sono cresciuti con una diversa mentalità: quella di fermarsi davanti a chiunque chieda loro qualcosa, mentre i giovani hanno altri ritmi di vita: hanno fretta, lavorano, non hanno tempo”.

E allora ecco un appello in particolar modo rivolto agli anziani: “non aprite a nessuno, e se purtroppo dovesse capitare di essere vittime di truffe o furti, denunciateli, non abbiate paura, non vergognatevi”. E poi il problema dell’omertà: “ce n’è tanta anche a Cremona”, ha detto l’ispettore capo Sartori, “mentre invece chi non si fa i fatti suoi è un aiuto per noi forze dell’ordine. Chiamate se vedete qualcosa di sospetto, se avete una vicina anziana che magari vive da sola, ogni tanto andate a darle un’occhiata, e se vi accorgete di movimenti strani vicino alle vostre abitazioni o a quelle vicine, avvertite le forze dell’ordine che così avranno più possibilità di trovare i malviventi”. “L’altro giorno”, ha ricordato Sartori, “proprio grazie ad una segnalazione abbiamo fermato alcuni stranieri che erano stati visti aggirarsi attorno ad alcune abitazioni. Le persone che abbiamo fermato non erano in regola e avevano precedenti per furto. Quindi grazie alla collaborazione dei cittadini, che resteranno sempre anonimi, sono stati sventati dei furti. Per noi è una questione fondamentale”.

Sara Pizzorni

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