Politica

Stefano Allegri presidente del Monteverdi Sindaco e vice entrano nel Cda

Via libera a Stefano Allegri alla presidenza dell’Istituto Monteverdi, da quasi un anno governato da un Cda dimezzato (ed ormai scaduto) dopo le dimissioni di Adriana Conti. Il nome del presidente dei Giovani Industriali è stato confermato oggi dal capo di gabinetto del Ministero dell’Istruzione direttamente al sindaco di Cremona, Gianluca Galimberti. Lo stesso sindaco, che detiene la delega alla cultura e il vicesindaco Maura Ruggeri, responsabile dell’istruzione, entrano nel rinnovato Cda (come espressione del Comune e del Ministero). E’ la prima volta che le maggiori cariche istituzionali del Comune entrano nel ‘cuore’ gestionale dell’istituto, a significare l’impegno a rilanciarlo da tutti i punti di vista. “La sostenibilità economica dell’Istituto  dipende dalla capacità progettuale e dalla reale condivisione degli obiettivi da parte di tutte le istituzioni culturali  che ruotano attorno alla musica”, ha detto Galimberti nella conferenza stampa di presentazione delle sinergie  che il Monteverdi rafforzerà per diventare a tutti gli effetti l’epicentro della cultura musicale cittadina. Accanto al primo cittadino, il vicesindaco, la direttrice dell’ufficio scolastico provinciale Francesca Bianchessi, il direttore del Monteverdi Loris Pezzani, il referente della rete musicale cremonese Gianluigi Bencivenga, il vicepreside dell’istituto Stradivari (Scuola di Liuteria e Liceo Musicale) Giorgio Scolari. Oltre al neo-presidente, per quanto non ancora insediato, Stefano Allegri e al direttore dell’Associazione Industriali Massimiliano Falanga. Una presenza quest’ultima sollecitata da Galimberti per dimostrare che “le istituzioni culturali appartengono a tutta la città” e sono per il Comune un fattore di crescita anche economica.

Galimberti ha ribadito l’assoluta necessità che tutto il vasto mondo musicale cremonese si ritrovi unito nel ridare slancio alle politiche culturali e musicali in primo luogo, sottolineando una centralità del Monteverdi, che forse si era smarrita negli ultimi anni. La ricucitura di queste sinergia inizierà dai corsi musicali di base, in un concetto di verticalità dell’educazione musicale sostenuta anche dal sistema dell’istruzione pubblica. Di qui il rilancio e una diversa articolazione dei corsi destinati ai bambini, ad esempio con il laboratorio multi strumentale “Ritornello”, e con l’avvio dello studio dello strumento per i bambini delle primarie, in piccoli gruppi, effettuabile sia all’interno dell’orario scolastico sia al di fuori. In programma anche corsi di formazione per insegnanti delle scuole primarie e per l’infanzia. Obiettivo che Galimberti spera di realizzare entro un anno, è quello della creazione di un’orchestra giovanile sinfonica, anche nell’ottica dell’internazionalizzazione della scuola. Il programma delle nuove attività rivolte al pubblico verrà dettagliato in un successivo incontro del Monteverdi con la cittadinanza, il prossimo 2 ottobre. Altre date sottolineate da Galimberti: domani, 25 settembre, incontro a Roma con il ministro Franceschini per la definizione di strategie per il rilancio dei teatri di tradizione (Cremona capofila di una ventina di teatri italiani); 30 settembre presentazione delle linee del Comune per un ‘sistema culturale’ cittadino; 30 ottobre, giornata dell’educazione musicale, patrocinata dall’ufficio scolastico territoriale, con seminario e concerto finale. I tagli che il Comune apporterà quest’anno al bilancio del Monteverdi (200 mila euro) saranno sicuramente compensati entro gennaio 2015, ma il prossimo bilancio dovrà necessariamente fare i conti con le sempre minori possibilità finanziarie del Comune. “Il rilancio del Monteverdi – ha ribadito Galimberti – deve per forza fare i conti con la sostenibilità. Non avremmo mai potuto modificare quest’anno lo stanziamento, se in contemporanea non avessimo portato avanti un discorso di progettualità. Ciascuno dei soggetti riuniti qui oggi deve ritrovare compattezza, ne va della sopravvivenza oltre che del rilancio culturale e serve che ciò avvenga in tempi stretti”.

Per il reperimento di fondi, oltre alle rette, si punterà non tanto su generici appelli al mondo imprenditoriale, quanto su progetti precisi, quali forme di coinvolgimento della città attraverso l’adozione di uno strumento, a cui il nuovo presidente Allegri (industriale di prima generazione nel settore alimentare, con un passato di studente di musica, come lo stesso Galimberti) intende lavorare da subito. “Sarò un presidente operativo – ha detto. Ritengo già un privilegio far parte di questa istituzione; le sfide fanno parte del mio mestiere e per questo rinuncerò allo stipendio previsto per la carica”.

Giuliana Biagi

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