Cronaca

Corso Garibaldi, nessuna violazione del codice deontologico per gli architetti

«Il contributo fornito dallo studio Qun di Cremona è da intendersi ai sensi delle disposizioni vigenti una proposta-idea e non certamente una prestazione professionale consistente in un progetto». Così l’assessore Barbara Manfredini ha risposto al consigliere di minoranza Ncd Federico Fasani che aveva presentato un’interrogazione su Corso Garibaldi. E’ stato il primo argomento ad essere stato trattato nel consiglio comunale in corso oggi pomeriggio 22 settembre che prevede una lunga lista di risposte a interrogazioni e sul finale la nomina di un rappresentante della minoranza nel Cda della Fondazione Ponchielli.

Nella sua risposta Manfredini ha spiegato che «l’intervento non rappresenta un progetto alternativo di riqualificazione delle pavimentazioni urbane, ma un allestimento provvisorio per lo sviluppo e la valorizzazione delle attività commerciali e non e per i residenti; è stato aperto un confronto con la Sovrintendenza ai Beni architettonici di Brescia che ha espresso parere favorevole all’iniziativa considerando che la stessa si configura come attività provvisoria; le problematiche di natura tecnica e di realizzazione sono state sviluppate direttamente dagli uffici comunali con l’ausilio di AEM spa e LINEAcom per quanto concerne nello specifico le zone colore e  la bolla Wi-Fi; l’idea -proposta è stata acquisita al protocollo del comune di Cremona il 5 luglio 2014 dallo studio QUN di Cremona; il contributo fornito è da intendersi ai sensi delle disposizioni vigenti  una proposta-idea e non certamente una prestazione professionale consistente in un progetto; l’art.93 del Dlgs 163 del 12 aprile 2006 nell’individuare i vari livelli di progettazione aventi rilevanza giuridica ai fini dell’esecuzione di lavori pubblici disciplina in modo puntuale quali debbano essere i contenuti minimi della stessa (in via preliminare-definitiva -esecutiva); come dichiarazione agli atti, il dirigente del Settore Lavori Pubblici di questo Ente definisce che l’elaborato presentato esplicita solamente una linea di arredo per una sperimentazione stagionale e quindi a carattere temporaneo e manca di analisi (tipologia dei materiali, calcoli strutturali…)».

«Sono avvenuti incontri – precisa poi l’assessore – con l’Ordine degli architetti con i quali si è ribadita l’eccezionalità del caso prevista nel codice deontologico degli architetti art.20 comma 2 che ammette rinunzia, totale o parziale al compenso in casi eccezionali e per comprovate ragioni (assoluta sperimentazione temporaneità e tempestività).Nel prossimo futuro ci si avvarrà di formule di condivisione come peraltro già dichiarato ma su progettazioni più complesse e non così limitate nel tempo.i manufatti lignei sono stati scelti a seguito di una verifica di mercato fra arredi in materiale plastico e ligneo in produzioni in serie. I tempi di ordinazione e consegna  non risultavano compatibili con le tempistiche di realizzazione dell’interventosi è optato di rivolgersi ad artigiano locale che malgrado il periodo estivo si è reso disponibile e che nei tempi previsti ha realizzato i manufatti in legno multistrato; la ditta è stata individuata attraverso analisi di mercato sulla base dell’economicità e della disponibilità immediata; il conferimento d’ordine è stato quindi assegnato a seguito di richiesta formale di preventivo e di trattativa diretta informale come da atti presso gli uffici; per quanto riguarda la realizzazione i manufatti sono stati confezionati sulla base di disegni direttamente realizzati dagli uffici comunali e nessun contrasto si è rilevato nell’utilizzo, rispetto al Codice della strada, degli stessi nell’ambito dell’isola pedonale in cui sono stati collocati provvisoriamente».

Il consigliere Federico Fasani ha ringraziato per le risposte ricevute ai quesisti posti, pur confermando il permanente di alcune perplessità.

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