Cultura

Tre mostre di pregio per aprire lo StradivariFestival 2014

Foto Sessa

A un anno esatto dal taglio del nastro per l’inaugurazione del Museo del Violino, si è aperto ufficialmente lo StradivariFestival 2014, con l’inaugurazione di tre mostre “Cremona 1937, Nascita del Museo di liuteria moderna”, “Liutai italiani del 21° secolo”, “Maestri omaggio alla carriera”, che sanciscono ufficialmente l’apertura dello StradivariFestival 2014. Tre esposizioni di notevole spessore culturale, che offrono una panoramica su una delle principali peculiarità cremonesi, ossia la liuteria. Presenti, per l’occasione, il cavaliere Giovanni Arvedi, il sindaco di Cremona Gianluca Galimberti e l’assessore regionale Cristina Cappellini.

“Ci troviamo di fronte a una testimonianza della storia e della tradizione di una cultura che si radica nei secoli, diventando espressione di arte ed esprimendosi nella musica – ha esordito il sindaco Gianluca Galimberti nel presentare l’evento -. Ma la musica per prendere forma ha bisogno della materia, plasmata dalle sapienti mani di grandi artigiani: il Museo del Violino e il suo auditorium rappresentano uno scrigno preziosissimo che racchiude tutto questo, oltre alla storia incredibile di quel miracolo che è la musica. Ringrazio allora il cavalier Arvedi per aver reso possibile tutto questo”. Ringraziamenti che sono arrivati anche dall’assessore regionale Cristina Cappellini, che ha voluto essere presente all’inaugurazione nonostante i pressanti impegni istituzionali: “Ricordo come fosse ieri il primo taglio del nastro, qui al Museo, un anno fa. Un anno che è volato, portando con sé grandi risultati. In vista di Expo, queste iniziative sono ancora più importante, in quanto la liuteria cremonese sarà tra le principali protagoniste del padiglione della Lombardia”.

Il curatore delle mostre, Fausto Cacciatori, ha quindi evidenziato i tratti salienti di tre esposizioni che, partendo dall’inizio del 900, nell’epoca in cui Cremona venne individuata come città titolata ad operare il rilancio della liuteria in Italia,  per poi passare ai grandi maestri del primo dopoguerra, “che sono riusciti – evidenzia Cacciatori – a rilanciare la produzione liutaria ma soprattutto il ruolo di Cremona in questo settore”. Per poi arrivare alla mostra dedicata ai liutai contemporanei, che offre una panoramica dei maggiori maestri italiani.

La prima, “Cremona, 1937 – La nascita del Museo di liuteria moderna”, racconta la storia della Mostra Nazionale di Liuteria Moderna, ideata nel 1937 per rendere omaggio ad Antonio Stradivari, nel bicentenario della morte. In quell’occasione numerosi strumenti, fino a quel momento conservati presso il Conservatorio Luigi Cherubini di Firenze, furono donati alla città dalla Federazione Nazionale dell’Artigianato. Questi esemplari, insieme a quelli premiati nella rassegna cremonese, costituirono il nucleo iniziale del Museo di Liuteria Moderna. Attraverso l’esposizione degli strumenti donati nel 1937 che oggi fanno parte delle collezioni del Museo e di un interessante corredo di documenti, la mostra ripercorre con uno sguardo fra lo storico e l’appassionato un momento fondamentale per la liuteria italiana del ‘900.

La seconda mostra, “Maestri omaggio alla carriera”, è dedicata a Francesco Bissolotti, Giancarlo Guicciardi, Gio Batta Morassi, Renato Scrollavezza: maestri che hanno contribuito alla rinascita della liuteria italiana nel ‘900. Le vicende dei quattro Maestri – non a caso titolo dell’esposizione – percorrono la seconda metà del secolo divenendo riferimento forte e qualificato per intere generazioni di costruttori, loro allievi nelle scuole di liuteria di Cremona o Parma o semplicemente emuli del loro gesto creativo. Questa inedita galleria- a cura di Virginia Villa e Fausto Cacciatori – è, dunque, occasione per un incontro diretto con i Maestri alla scoperta di percorsi artistici e professionali, dalle difficoltà degli esordi all’affermazione internazionale.

La terza, “Liutai Italiani del XXI secolo”, rappresenta un omaggio ai costruttori contemporanei italiani, che espongono in questa sede il proprio patrimonio di conoscenze. Questa inedita galleria diviene, dunque, occasione per un incontro diretto con i Maestri contemporanei alla scoperta di percorsi artistici eclettici e sorprendenti, governati da consuetudini mature e fulgide illuminazioni, espressioni di pensieri e passioni ancor prima che di gesti ed oggetti.
La liuteria è, oggi, anche straordinaria realtà produttiva. In Italia sono attive oltre 300 botteghe; la metà è cremonese, confermando un primato riconosciuto a livello mondiale. Tra queste anche molte imprese di artigiani stranieri: molti sono ex allievi della Scuola di liuteria che hanno deciso di fermarsi qui. Tra le nazionalità più rappresentate Giappone e Francia, Argentina, Germania, Austria e Corea.
“Liutai italiani del XXI secolo” è anche la continuazione di un percorso di indagine e approfondimento coordinato dal conservatore delle collezioni MdV, Maestro Fausto Cacciatori: da gennaio, nell’ambito del progetto “Opificio del Suono” il Museo ha, infatti, proposto mostre temporanee dedicate alle principali scuole di liuteria italiana del Novecento. Come naturale prosecuzione sarà possibile arrivare fino ai nostri giorni.
Allo stesso tempo è un preludio alla XVI edizione del Concorso Triennale Internazionale per Strumenti ad Arco Antonio Stradivari che, nell’autunno 2015, vedrà i migliori costruttori del mondo sfidarsi nella massima competizione liutaria mondiale, tanto da essere considerata un’autentica Olimpiade.

Gli eventi di apertura dello StradivariFestival continuano alle 18, presso l’Auditorium Giovanni Arvedi, con l’incontro ‘L’artista e il suo strumento’ con Pavel Vernikov (solista), Gianluca Galimberti (Sindaco di Cremona) e Primo Pistoni (liutaio). La serata si chiderà con il concerto di Pavel Vernikov con il Trio Caikovskij.

Laura Bosio

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