Cultura

Dal 12 ottobre il primo Festival organistico internazionale 'Tarquinio Merula'

Foto Sessa

E’ stato presentato nella mattinata di mercoledì la prima edizione del Festival Organistico Internazionale ‘Tarquinio Merula’. La rassegna – spiega il sito della Diocesi di Cremona -, che tra ottobre e novembre prevede concerti e momenti culturali in diverse chiese della diocesi grazie al prezioso supporto della Fondazione Giovanni Arvedi-Luciana Buschini, è promossa dalla Scuola diocesana di musica sacra “D. Caifa” e dall’associazione Marc’Antonio Ingegneri in occasione del 30esimo dell’organo Mascioni della Cattedrale.

L’incontro di presentazione, moderato dal direttore dell’Ufficio diocesano per le Comunicazioni sociali don Claudio Rasoli, ha avuto luogo in mattinata presso la sala conferenze della Curia. Sono intervenuti don Giuseppe Ferri e il maestro Marco Ruggeri (rispettivamente presidente e direttore della Scuola diocesana di musica sacra “D. Caifa”) insieme al direttore artistico della rassegna, il maestro Roberto Codazzi.

«Cremona è città del violino – ha affermato Codazzi –, ma anche culla dell’arte organaria. Un’arte che per secoli si è diffusa in città e in provincia, distillando strumenti di straordinario valore storico e artistico. Fortunatamente, dopo decenni di incuria e degrado, molti di questi strumenti sono tornati all’antico splendore grazie a opportuni interventi di restauro conservativo, creando un vero e proprio patrimonio diffuso su tutto il territorio provinciale. Su questa base nasce il Festival Organistico Internazionale “Tarquinio Merula”, manifestazione che intende valorizzare gli organi storici cremonesi e far convergere su Cremona i migliori esponenti dell’attuale panorama organistico. Il tutto nel nome di Tarquinio Merula, compositore la cui grandezza e importanza sono conosciute solo in minima parte».

Proponendo questo festival la Scuola diocesana di musica sacra intende far conoscere nel panorama concertistico più qualificato il grande patrimonio degli organi della diocesi di Cremona. «Una manifestazione internazionale di questo calibro – ha precisato don Ferri – si riallaccia idealmente ai grandi Festival promossi trent’anni fa dal Comitato per l’Organo della Cattedrale, sotto la direzione artistica del compianto Arnaldo Bassini, all’indomani della costruzione del nuovo organo Mascioni della Cattedrale, di cui ricorre quest’anno il 30º anniversario. Dopo anni di attività legata soprattutto alla didattica diocesana e alla valorizzazione delle scholae cantorum locali (con la decennale rassegna primaverile “Canticum novum”), ora la Scuola vuole compiere un salto verso il grande repertorio concertistico, interpellando maestri tra i più affermati e prestigiosi».

«L’uso dell’organo nella liturgia – è stato ricordato, citando quanto scritto dal Vescovo nella presentazione della rassegna – è costantemente ricordato dal magistero della Chiesa. Infatti, la capacità di questo strumento di elevare l’animo umano e di contraddistinguere il luogo sacro è stata riconosciuta dalla Chiesa fin dai primi secoli dell’era cristiana, generando così una tradizione che si è man mano arricchita di forme d’arte ragguardevoli. La Scuola Diocesana – in occasione del 30º anniversario dell’organo Mascioni della Cattedrale – propone ora un’importante manifestazione che vuole far conoscere il repertorio musicale e un patrimonio organario di notevole spessore, in molti casi ripristinato in tempi recenti. Mi auguro che questa rassegna – unitamente alle numerose proposte culturali della Scuola Diocesana, legate alla didattica e alla formazione dei cori locali – serva ancor di più a stimolare nei giovani l’interesse e una autentica passione per la musica sacra e i suoi valori più profondi».

Il festival è dedicato a Tarquinio Merula, musicista cremonese che, nella prima metà del Seicento, è stato tra i primi (probabilmente il primo in assoluto) ad aver dato alle stampe una raccolta di Sonate strumentali, scavando il solco per un genere fondamentale nella storia della musica. Un grande organista, oltretutto, che svolse questo compito in duomo a Cremona e a Varsavia alla corte del re di Polonia, Sigismondo III.

Per quanto riguarda gli strumenti, perno del festival non può che essere l’organo della Cattedrale di Cremona, che non è esagerato annoverare tra i più importanti d’Italia, se non d’Europa, specie ora che sono state ripristinate le canne di facciata da 24 piedi (circa 8 metri d’altezza). «Solo altri tre organi in Italia – ha ricordato Codazzi – hanno la stessa caratteristica del capolavoro cremonese edificato, nell’impianto originario, da Giovanni Battista Facchetti nel 1546, quindi ricostruito da Pacifico Inzoli nel 1879 e dai Mascioni nel 1984: il Lorenzo da Prato 1472 della basilica di San Petronio in Bologna, il Luca Blasi 1600 di San Giovanni in Laterano a Roma e l’organo del duomo di Orvieto. Una gran bella compagnia». Il direttore artistico non ha tralasciato neppure il fatto che proprio quest’anno ricorre il 30esimo dell’ultima ricostruzione dello strumento, curata dai Mascioni.

Il pensiero è andato anche agli altri gioielli dell’arte organaria cremonese, come lo strepitoso organo-orchestra Lingiardi della chiesa di San Pietro al Po, o i tanti strumenti disseminati nelle chiese della provincia e della Diocesi, come il Lingiardi della parrocchiale di Calcio (in provincia di Bergamo, ma diocesi di Cremona), la cui inaugurazione del restauro coincide con l’inaugurazione del Festival.

Tra gli obiettivi del Festival Organistico Internazionale “Tarquinio Merula” non vi è solo l’organizzazione di concerti. Lo scopo prioritario è piuttosto la diffusione della cultura organistica attraverso sì momenti musicali ma anche momenti culturali e di approfondimento.

In questa prima edizione, in particolare,  vengono presentati il nuovo cd del maestro Giancarlo Parodi, realizzato proprio sull’organo della Cattedrale di Cremona e il volume con l’Opera Omnia per organo dell’eclettico compositore cremonese Giuseppe Denti.

In conferenza stampa è stata anche anticipata la volontà di avviare, in futuro, un momento didattico attraverso l’organizzazione di masterclass tenute possibilmente dagli stessi maestri che partecipano ai concerti, recuperando lo spirito di quella “scuola d’organo” che aveva fatto seguito all’inaugurazione nel 1984 del grand’organo Mascioni della Cattedrale di Cremona.

Un particolare ringraziamento è stato espresso nei confronti della Fondazione Arvedi-Buschini per il generoso sostegno a questa rassegna che intende offrire a tutti un’occasione importante di stimolo culturale e di crescita nei valori inestimabili della musica sacra.

IL PROGRAMMA DEL FESTIVAL

Domenica 12 ottobre ore 21
Calcio (Bg), chiesa di San Vittore
Stefano Innocenti
organo F.lli Lingiardi 1854
con inaugurazione del restauro
dell’organo F.lli Lingiardi 1855 (ditta Corna, 2014)

Sabato 18 ottobre ore 21
Cremona, chiesa di Sant’Omobono
Lorenzo Ghielmi
organo autore anonimo sec. XVII – 1733

Domenica 19 ottobre ore 21
Ca’ de’ Stefani (Vescovato), chiesa di San Bartolomeo
Manuel Tomadin
organo A. Bossi e Nipoti 1856

Sabato 25 ottobre ore 21
Cremona, chiesa di San Michele
Luca Scandali
organo Micheli 2013

Domenica 26 ottobre ore 21
Stagno Lombardo, chiesa Parrocchiale
Marco Ruggeri
organo Natale Balbiani 1885

Sabato 1 novembre ore 21
Cremona, chiesa di San Pietro al Po
Jean-Claude Zehnder
organo F.lli Lingiardi 1877

Martedì 4 novembre ore 21
Casalmaggiore, Duomo
Lorenzo Bonoldi
organo A. Bossi e Nipoti 1862 – D. Giani 2010

Domenica 9 novembre ore 21
Cremona, Cattedrale
Giancarlo Parodi
organo Mascioni 1984
con presentazione dell’Opera Omnia per organo
di Giuseppe Denti (Ed. NEC)
e del cd “L’organo Mascioni della Cattedrale di Cremona”
org. Giancarlo Parodi (MV Cremona)

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