L'imam Bosnic incitava alla violenza già ai tempi dei viaggi in provincia
Bilal Bosnic incitava apertamente all’odio, alla violenza e anche agli esplosivi già ai tempi (e anche prima) dei suoi viaggi nel Cremonese, avvenuti nella seconda parte del 2011. L’imam salafita bosniaco – arrestato due giorni fa proprio in Bosnia in un’operazione antiterrorismo e salito alla ribalta nelle ultime settimane per i pubblici incitamenti a favore dell’Isis e per la scoperta dei media delle sue tappe nel nostro territorio per prediche religiose – non si poneva limiti in alcuni dei suoi interventi, tuttavia poco conosciuti nel 2011, a quanto pare anche agli stessi organizzatori degli incontri nella provincia del Torrazzo. Come scritto da Cremona Oggi in precedenti articoli, dalla Questura hanno fatto sapere che la presenza di Bosnic – giunto nel Cremonese quando ancora non era noto – è stata comunque monitorata. E sempre dalla Questura hanno sottolineato che dalle nostre parti l’imam non ha pronunciato discorsi dai caratteri pericolosi. Evidentemente in provincia l’imam ha cercato di tenere un profilo basso. A differenza di altre occasioni. Legittime preoccupazioni sono legate alla possibilità che informazioni sulle sue opinioni potrebbero essere comunque in qualche modo circolate e, soprattutto, a quanto emerso recentemente e pubblicamente circa le sue idee: il rischio è che ciò possa aver indotto o possa indurre qualcuno a interessarsi ai suoi proclami integralisti. E’ altissima, tuttavia, l’attenzione delle forze dell’ordine cremonesi, da cui si apprende che oggi non c’è alcun motivo per allarmismi.
“Con esplosivi sul nostro petto prepariamo la nostra strada verso il paradiso”. “Se Allah vuole, l’America sarà distrutta”. “Sappi, oh Bush, che la Bosnia sarà la vostra fine”. Sono stralci di canti intonati da Bosnic, comparsi su internet il 21 luglio 2011 (per quanto riguarda la frase con riferimento all’esplosivo) e il 22 maggio 2009 (per quanto riguarda le altre due frasi). Nel primo caso l’intervento è testimoniato da un file audio, nel secondo anche da un video in cui si nota Bosnic circondato da una folla di persone. I file sono stati ripresi e ripubblicati con traduzione in inglese nel giugno del 2012 dal Middle est media research institute.
Di Bosnic si è occupato pure l’Istituto per gli studi di politica internazionale di Milano, che in un dossier del luglio 2014 sul jihadismo nei Balcani parla di lui alla luce delle più recenti conoscenze relative alla sua vita: “Bilal Bosnic è ben noto nell’area di Gornja Maoca (villaggio bosniaco, ndr) per i suoi sermoni nei quali fa affermazioni del tipo: ‘Tutto ciò che va da Prijedor (municipalità del nord della Bosnia, ndr) al Sangiaccato (regione che comprende territori di Serbia e Montenegro, ndr) appartiene ai musulmani… Un giorno anche il Vaticano sarà musulmano’. In un altro sermone il predicatore salafita ha incitato i suoi seguaci ad ‘amare tutti coloro che amano Allah e odiare tutti coloro che odiano Allah; odiare gli infedeli, anche se sono nostri vicini o vivono nelle nostre case'”. “Bosnic – si legge in un altro passaggio del dossier – è ben noto anche per i suoi tour che attirano numerosi seguaci in Austria, Germania, Svizzera, Olanda, Belgio e anche in Italia” e “secondo alcuni rapporti il villaggio di Gornja Maoca è da anni luogo di transito per jihadisti stranieri in viaggio per lo Yemen, l’Iraq e la Siria e il nome di Bosnic è più volte comparso in relazione alle attività di trasporto dei guerriglieri”. Passaggio, quest’ultimo, che si collega all’arresto dell’imam, accusato con altre 15 persone di reclutamento, organizzazione e finanziamento di cittadini bosniaci da inviare nei luoghi di conflitto in Siria e Iraq (vedi link in basso).
Intanto sono state rimosse dall’utente che le ha caricate le registrazioni presenti sul web di Bosnic nel Cremonese. All’ormai famoso video dell’imam lungo pochi secondi e ora cancellato da internet, si affianca però anche una lunghissima ripresa del salafita bosniaco a Motta Baluffi, introvabile in rete. Cremona Oggi è riuscita a visionare una copia di quest’ultima registrazione, della durata di un’ora, 42 minuti e 42 secondi, comparsa il 21 giugno 2011 e poi rimossa da Youtube, con descrizione “Bilal Bosnic a Motta Baluffi”. Pubblichiamo alcune immagini estratte dal video, che testimoniano la folla davanti alla quale ha parlato un soggetto come Bosnic, che si è poi rivelato quello che oggi conosciamo. Come detto però, è giusto ricordarlo, la Questura ha rassicurato circa il comportamento e le parole dell’imam in provincia e secondo le forze dell’ordine oggi non c’è motivo di allarme.
Michele Ferro
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