Serpenti nei boschi dell'Adda Sud? 'Ben vengano, è la Natura'
“Nei nostri boschi ci sono cicogne, scoiattoli e libellule e molte altre specie, fra cui anche bisce d’acqua e qualche vipera. E’ la Natura. Non c’è nulla di anomalo o preoccupante. Non siamo di fronte a un’invasione di serpenti sui sentieri dell’Adda”. Lo assicura Riccardo Groppali, entomologo cremonese, responsabile scientifico del Parco Adda Sud, che spiega la possibile presenza di qualche rettile fra i cespugli. “Sarebbe preoccupante se non ci fossero – aggiunge Groppali – perché vorrebbe dire che esiste un disequilibrio nell’ambiente. E se parliamo di catena alimentare ricordiamoci che fra le prede dei serpenti ci sono anche i topi, che sono molto più diffusi, prolifici e dannosi per le malattie che portano”. Per questo – spiegano al Parco Adda Sud – l’avvistamento di una vipera o di qualche biscia d’acqua non deve destare preoccupazione. “Si tratta di specie che quando sentono l’uomo scappano e che tendono a restare nelle zone meno frequentate” spiega Silverio Gori, Presidente del Parco Adda Sud. Certo è che entrare in un bosco significa prestare una particolare attenzione. Maurizio Polli, coordinatore delle Guardie ecologiche volontarie, conferma: “Le nostre squadre che ogni giorno controllano l’area del Parco Adda si imbattono raramente in qualche serpente e si tratta quasi sempre di bisce d’acqua”.“Una Natura in cui è l’uomo a decidere chi deve esserci e chi no è un po’ un controsenso. Vorrebbe dire essere di fronte a un ambiente dove artificialmente sono state eliminate alcune specie piuttosto che altre, ma che deve poi trovare un proprio nuovo equilibrio che non sempre è possibile. Lo dimostra l’invasione, quella sì, delle nutrie, o delle testuggini americane o del gambero rosso della Louisiana, introdotti in Italia per altri scopi, senza predatori autoctoni e con una presenza che per adesso pare non trovare limiti nell’ambiente. E qui il danno l’ha fatto l’uomo, non certo la Natura” conclude Groppali.
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