Teatro Ponchielli, i conti in rosso del 2012 negli elenchi di Cottarelli
Diciotto le aziende partecipate da enti locali cremonesi che figurano negli elenchi stilati dal commissario alla spending review Carlo Cottarelli. Sono le aziende a cui il Comune o la Provincia partecipano con una percentuale di quote oppure al 100%, come nel caso di Aem Spa. E proprio la municipalizzata di viale Trento e Trieste figura tra quelle che nel 2012 (anno dell’ultimo bilancio depositato al Ministero dell’Economia) hanno presentato conti in rosso: 1 milione e 899mila euro, con un indice Roe (rapporto percentuale tra risultato netto e mezzi propri) negativo, -1,68%. Effetto dell’anno orribile di Lgh, che non aveva distribuito dividendi e di altre cause contingenti che poi l’anno successivo sono rientrate. Niente a che vedere comunque con il -600% di alcuni consorzi che figurano nella lista nera del commissario, soggetti imprenditoriali che il governo Renzi intende ridimensionare, attraverso aggregazioni o cancellazioni. Resta il fatto che le partecipate avranno vita difficile d’ora in poi in quanto l’esecutivo preme sul pedale dell’apertura al mercato per servizi quali energia elettrica e gas. Ma è soprattutto sulla cultura che si profila la necessità di un massiccio intervento privato, con gli enti locali sempre più in difficoltà nel reperire soldi. La partecipata cremonese che presenta il rosso più acceso è infatti la Fondazione del teatro Ponchielli, con Roe -7,8% e perdita nel bilancio 2012 di 57.266 euro. Manca dall’elenco l’altro grande malato tra le istituzioni culturali cremonesi, l’Istituto musicale Monteverdi, che ogni anno lamenta l’impossibilità a chiudere il bilancio.
Infine, terza partecipazione in perdita, c’è Stradivaria, la società nata da una costola di Centropadane (partecipata tra gli altri da Comune e Provincia di Cremona) per la realizzazione dell’autostrada Cremona-Mantova. In attesa che decolli, la società al 2012 contabilizzava un patrimonio netto di 18.336.670 euro, con utile -387.952 e un indice Roe -2,12. Ma, come si diceva, di fatto la società non ha ancora iniziato a realizzare i propri scopi.
Bilancio più che positivo invece per tute le altre 15 partecipate made in Cremona con in testa l’azienda speciale della provincia Cr.Forma, che eroga corsi di formazione regionali, con Roe 27% e reddito per 214mila, oppure la farmaceutica Afm, con Roe 6,06% e reddito di 196mila.
g.b.
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