Aumento tariffe, pendolari insorgono E Galimberti scrive alla Regione
Dal primo settembre viaggiare sui disastrati treni dei pendolari costerà di più. In questi giorni è stato infatti disposto l’adeguamento delle tariffe per biglietti e abbonamenti, scatenando di nuovo la rabbia dei pendolari. “Ecco che la Regione Lombardia, come consuetudine ormai annuale, “ritocca” le tariffe per un trasporto ferroviario che cade a pezzi” scrivono in un comunicato i portavoce dei comitati Utp e In Orario, Andrea Bertolini, Massimiliano Monteverdi, Mattia Morini, Eugenio Minardi, Paolo Ferretti, Matteo Casoni. “Ovviamente sia Utp che InOrario condannano questo ennesimo atto di una delibera fatta dalla Giunta (le sole forze politiche di maggioranza) e non sottoposto al consiglio regionale (di conseguenza messa a votazione), confermando che dal 1° di settembre i viaggiatori della linea Milano-Cremona-Mantova sono invitati nuovamente a non mostrare il proprio biglietto o abbonamento, per protesta contro un servizio scadente e contro queste delibere sommarie, che condannanano il pendolare a subire ennesimi soprusi. Il servizio pubblico è allo sfascio in tutto il paese, e questo comportamento di certo non migliorerà il servizio rivolto ai pendolari”. Si preannuncia dunque un autunno caldo, caratterizzato da proteste per un servizio che costa sempre di più ma offre sempre di meno.
Intanto anche il sindaco di Cremona, dopo quello di Bergamo Giorgio Gori, ha scritto al presidente della Regione Roberto Maroni e all’assessore alle Infrastrutture e alla Mobilità Alberto Cavalli per chiedere un intervento sulla situazione del trasporto ferroviario lombardo, e nello specifico cremonese. In particolare, all’attenzione di Maroni e Cavalli la situazione della Cremona-Brescia sulla quale, da qualche anno, sono stati introdotti treni diesel, inquinanti e insufficienti, al posto di mezzi elettrici.
“Ritardi e soppressioni – scrive il sindaco Gianluca Galimberti nella lettera indirizzata anche ai consiglieri regionali del territorio – si verificano su diverse linee cremonesi, che necessiterebbero di un ripensamento in termini di priorità e di orari. Il Comune di Cremona si sta muovendo, in questo senso, con spirito costruttivo, cercando di creare sinergie con gli altri Comuni e con i consiglieri regionali del nostro territorio, da sempre attenti alle problematiche del trasporto ferroviario, per arrivare in Regione e da Trenord con alcune proposte che potrebbero apportare qualche necessaria miglioria”.
Attenzione richiesta dal sindaco per il materiale rotabile. “Sulla linea Mantova-Cremona-Milano – dice il sindaco – sono stati fatti degli sforzi da parte della Regione con l’introduzione di alcuni Vivalto, mentre sulla linea Brescia-Cremona sono stati introdotti, al posto dei treni elettrici, treni diesel che, oltre a rappresentare materiale carente ed insufficiente specie nelle fasce di punta, sono mezzi altamente inquinanti, in una zona della Regione in cui esistono già delle problematiche forti rispetto alla qualità dell’aria”.
“E’ urgente – Galimberti condivide con il sindaco di Bergamo – che Regione, Trenord e Rfi si impegnino a recuperare un standard di servizio dignitoso in tutte le zone della Lombardia. 63 nuovi treni sono stati acquistati per i pendolari lombardi con un investimento di 500 milioni di euro. Il primo di questi è stato consegnato sulla Mantova-Cremona-Milano. Chiediamo una informazione chiara in ordine alla distribuzione, in particolare tempi e collocazione, degli altri 62 treni. Un calendario di messa in servizio da condividere con i territori e con i rappresentanti dei pendolari”.
“Siamo fermamente convinti – conclude il sindaco – che puntualità, comfort, pulizia e sicurezza debbano essere garantiti ai tantissimi lombardi che dai diversi territori si spostano ogni giorno, spesso per questioni professionali o di studio, con i nostri treni. Inoltre, Presidente e Assessore, la nostra Regione si trova alle porte di un appuntamento fondamentale, Expo, e deve poter offrire ai milioni di visitatori che arriveranno per l’Esposizione Universale la possibilità di spostarsi in condizioni dignitose. I territori della Lombardia, compreso quello cremonese, stanno facendo molto per arricchire questo appuntamento: la Regione metta in condizione chi verrà per Expo di arrivarci”.
Laura Bosio
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