Via Mantova ancora troppo pericolosa In soli 15 chilometri 6 morti in 3 anni
Foto Sessa
Con i due drammatici decessi di qualche giorno fa arrivano a sei i morti negli ultimi tre anni sulla strada provinciale 10 considerando solamente il tratto fra Cremona e Pessina, una quindicina di chilometri di quella che è meglio conosciuta come la via Mantova. E di questo “tratto della morte” è la porzione fra Cremona e Cicognolo, circa dieci chilometri di lunghezza, a fare più paura. A livello generale la cresciuta attenzione per la sicurezza stradale e i progetti delle forze di governo e dell’ordine (pattugliamenti, posti di controllo ma anche educazione rivolta ai giovani) stanno progressivamente portando frutti con il passare del tempo. Lungo il tratto di strada che da Cremona porta verso il territorio virgiliano, però, nonostante tutto restano ancora preoccupazioni. Più che giustificate alla luce di quanto avvenuto di recente.
Ancora troppo pericolosa la via Mantova. Si è detto del numero dei morti. E sono numerosi gli incidenti con feriti, talvolta gravi. Mettendo da parte le cause dei singoli episodi passati (anche un imprevedibile malore può essere alla base di un incidente) basta comunque percorrere la strada in un giorno qualsiasi e a qualsiasi ora per rendersi conto della pericolosità, fra velocità elevata dei mezzi in transito e sorpassi azzardati o attuati dove non consentiti, magari in prossimità di croci e fiori che ricordano vittime dell’asfalto (le foto che accompagnano questo articolo testimoniano tutto ciò).
Tornando al triste elenco dei sinistri più rilevanti avvenuti lungo quel tratto della via Mantova (quasi sempre frontali o semifrontali), prendendo in considerazione esclusivamente il periodo di attività di Cremona Oggi per non essere costretti a stilare un elenco davvero lunghissimo e per dimostrare la persistente pericolosità della strada, l’ultimo in ordine di tempo, come noto, è quello avvenuto non lontano dal centro commerciale di Gadesco una settimana fa, con il decesso di marito e moglie, Fabio Bergamaschi e Caterina Ferrari, in uno scontro auto-mezzo pesante. Nessun morto ma conseguenze gravi nel terribile impatto fra un’auto e un’ambulanza avvenuto nella notte tra sabato 20 e domenica 21 luglio di quest’anno nei pressi di Pieve Delmona, con il ferimento di due ragazzi (uno in modo decisamente più serio) e una quarantenne. Violento impatto anche quello della serata del 10 marzo scorso, in territorio di Vescovato: feriti due cinquantenni, un uomo e una donna.
Un’uscita di strada nell’area di Gadesco attorno alle 22,30 di giovedì 31 ottobre 2013, su una Fiat Multipla guidata da un’amica, la causa della morte della giovane Lucrezia Capelli, classe 1995. Non solo automobili: tanta la paura per un 51enne il 3 agosto 2013 dopo una caduta autonoma con una Vespa attorno alle 17,45 e il conseguente ferimento alla testa, nei pressi del centro commerciale di Gadesco. Poche settimane prima, il 7 maggio, la morte di un uomo nell’area di Pessina Cremonese: alle ore 9 l’impatto fatale per il 43enne Alessandro Brazzale fra l’auto sui cui si trovava al volante e un mezzo pesante, all’altezza dell’incrocio con la strada che porta a Ostiano. Tornando più indietro, all’alba del 14 aprile 2013 il tremendo scontro fra una moto e un’automobile nei pressi di Gadesco: niente da fare per il centauro 39enne Fabrizio Sontacchi.
Tra gli incidenti rilevanti – sebbene con conseguenze fisiche non così gravi per l’uomo coinvolto – quello del 18 giugno 2012: a ribaltarsi, poco distante dall’incrocio con Cà de’ Quinzani, un grosso camion della nettezza urbana, attorno alle 16. Lesioni non gravi anche dopo l’incidente del 18 ottobre 2011, ma necessario il lavoro dei vigili del fuoco per liberare le persone coinvolte: attorno alle 15 il ribaltamento autonomo di una macchina all’altezza di Vescovato, con papà quarantenne e figlia di 5 anni in trappola fino all’arrivo del personale del 115. Un incidente, quest’ultimo, accaduto 24 ore dopo uno scontro con il coinvolgimento di tre automobili fra Vescovato e Cicognolo e con un bilancio di quattro feriti (uno dei quali arrivato in ospedale in condizioni più serie rispetto agli altri).
Attorno alle 4,30 del 10 luglio 2011, nei pressi di Vescovato, il primo incidente mortale avvenuto lungo la via Mantova di cui, purtroppo, Cremona Oggi ha dovuto occuparsi: un frontale con decesso di un 52enne, Paolo Biglietti.
Michele Ferro
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