Cronaca

Spending review tra enti pubbliciLa Regione in Camera di Commercio?

Spending review anche per l’edilizia della pubblica amministrazione. Gli uffici della sede regionale di Cremona (Ster, in via Dante) potrebbero traslocare nel grosso immobile della Camera di Commercio di piazza Stradivari. Da un lato, uffici definiti non più funzionali all’attività della Regione; dall’altro un ente camerale che deve programmare il proprio futuro nella massima incertezza delle risorse. E così, il trasferimento degli uffici di via Dante è una delle ipotesi valutate dall’ente camerale, insieme ad altre, per razionalizzare le proprie risorse e rafforzare le entrate tramite locazioni. Ipotesi di accorpamento per Camera di Commercio di Cremona e sede territoriale di Regione Lombardia (Ster). Nell’ambito della riforma delle Camere di Commercio, si prospetta il taglio del  35% dei diritti del Registro delle Imprese previsto dal Decreto Legge 90 sulla pubblica amministrazione, recentemente approvato (la norma inizialmente prevedeva un taglio del 50%, che è porò poi stato ridotto). Tagli che comunque comporteranno forti effetti sugli investimenti che la Camera di Commercio potrà fare sul territorio. La riforma del sistema camerale, peraltro, passa anche dalle decisioni di Regione Lombardia, che sta valutando una serie di accorpamenti: secondo le ipotesi che circolano, Cremona potrebbe essere accorpata a Lodi, Pavia e Mantova. Pavia sta prendendo decisioni drastiche, anche  sul fronte del personale, con blocco delle sostituzioni per pensionamenti.

Sull’altro fronte, l’immobile di via Dante è entrato nell’accordo delle possibili dismissioni a cura del fondo immobiliare Eridano (accordo Provincia – Asl – Regione) insieme a ex sanatorio di Toscolano Maderno ed ex Stalloni di Crema.

“Un passo già importante è stato diminuire il taglio, almeno per il 2015 -spiega il presidente della Camera di Commercio di Cremona, Giandomenico Auricchio – . Ora però bisogna scongiurare l’ulteriore taglio a partire dal 2018 del residuo 50%: senza queste entrate una camera di commercio non ha più ragione di esistere”. Le ipotesi di accorpamenti tra enti camerali va proprio nella direzione di affrontare il problema dei minori introiti. “Tuttavia la discussione è ferma alle decisioni che verranno prese a livello governativo: non ci sarebbe alcun problema a lavorare insieme, il problema è capire su quali risorse potremo o meno contare».

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