Cronaca

Le nutrie sono da abbattere: approvato un emendamento in Senato

Le nutrie sono da abbattere. Lo ha deciso un emendamento approvato in Senato nell’ambito del decreto Competitività, che consente l’abbattimento di questi roditori non autoctoni con tutti gli strumenti a disposizione (trappole, gabbie, fucili, cloroformio) e senza più bisogno di speciali autorizzazioni. Un provvedimento accolto con grande soddisfazione dagli agricoltori cremonesi e da Coldiretti, che nelle scorse settimane avevano portato avanti le proprie istanze in Regione e al Governo, ottenuto attraverso l’intervento del sottosegretario cremonese alle Riforme e ai Rapporti con il Parlamento, il cremonese Luciano Pizzetti. “Le nutrie vengono finalmente equiparate alle talpe, ai ratti, ai topi, e considerate una specie nociva, cacciabile tutto l’anno” evidenzia l’associazione.

“La nostra battaglia per arrivare alla classificazione delle nutrie quale specie nociva ha finalmente ottenuto il primo successo – rendono noto il presidente di Coldiretti Cremona Paolo Voltini e il direttore Tino Arosio -. Nell’incontro promosso da Coldiretti Cremona a Cappella de’ Picenardi, lo scorso 23 giugno, agricoltori, sindaci, responsabili dei consorzi di bonifica e tanti cittadini si erano trovati uniti, nel rivolgere una fortissima richiesta alla Regione e al Governo per una modifica legislativa che, partendo dal riconoscimento delle nutrie quale specie nociva, ci consentisse di utilizzare tutti gli strumenti a disposizione non solo per il contenimento, ma per l’eradicazione di questi dannosi animali. Abbiamo evidenziato e testimoniato i gravissimi danni prodotti dalle nutrie al territorio, all’ambiente, alle imprese, alla sicurezza dei cittadini.  Ora un passo importante è stato compiuto”.

“Riconoscere la nutria quale specie nociva significa renderla cacciabile, togliere quelle incomprensibili protezioni che hanno finora rese vane le ordinanze dei Comuni e hanno permesso a questa specie di proliferare in modo incontrollato, con danni pesantissimi a carico sia delle imprese che della comunità – rimarca Coldiretti Cremona –. In questi mesi abbiamo sostenuto e rilanciato una guerra senza quartiere sul problema, denunciando un flagello che, nei danni provocati nelle campagne tra infrastrutture (strade, canali, argini) e raccolti distrutti, ha un impatto stimabile in milioni di euro. Ora il provvedimento che definisce le nutrie specie nociva passa alla Camera per la definitiva approvazione. E’ fondamentale che questo percorso prosegua, con determinazione e tempi rapidi. Possiamo affermare che il primo, decisivo tassello è stato posto”.

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