Cronaca

Furti in casa: Zaist, quartiere Po e Cambonino le zone più a rischio Ma finalmente un calo da maggio

Una media di 4-5 furti in casa a settimana da gennaio in città. E’ il centro la porzione più sicura. Zaist, quartiere Po e Cambonino le zone più a rischio. Ma non mancano alcune strade, in altre aree, che anche per la loro conformazione (favorevole a colpo e fuga) devono essere particolarmente sorvegliate. Il fenomeno delle incursioni in abitazione è cresciuto in questi anni a Cremona (vedi link in basso) ma negli ultimi due mesi, con l’arrivo del periodo estivo, a differenza di quanto normalmente si attende, ha fatto registrare (è il caso di dire finalmente) un calo.

Complicato disegnare una mappa cremonese dei furti in abitazione. Come spiegano poliziotti della Questura il fenomeno colpisce quasi a macchia di leopardo. Possibile, tuttavia, indicare alcune zone che per andamento del fenomeno (nel corso di anni) e per struttura risultano più a rischio. I quartieri periferici, in cui l’affollamento per le strade è minore, in cui sono presenti pure ville o villette, e in cui sono presenti vie che possono rivelarsi più utili vie di fuga, sono quelli in cui l’attenzione delle forze dell’ordine è particolarmente alta (e quella dei cittadini deve andare di pari passo). Zaist, quartiere Po e Cambonino spiccano tra gli altri.

Se il cuore di Cremona è quello più difficile da penetrare per i ladri, ci sono però alcuni percorsi, magari non lontano dal centro, lungo i quali i pattugliamenti sono – è necessario – particolarmente accurati. Un esempio è l’area di via Massarotti.

E’ con l’avvicinarsi e l’arrivo dell’estate, come noto, che il fenomeno dei furti in abitazione solitamente risulta in crescita. Un’eccezione è, almeno in città e almeno fino a oggi, la stagione 2014. Negli ultimi due mesi sia polizia che carabinieri hanno registrato un calo dei sopralluoghi per furto. Calo definito “numericamente importante”, che qualcuno stima attorno al 30% in meno rispetto alla media della prima parte del 2014, anche se una percentuale precisa non è stata calcolata. Forse il picco di un fenomeno in crescita progressiva negli ultimi anni è già stato raggiunto (nel 2013 sono stati 270 i colpi in casa nel capoluogo, il 30,4% in più rispetto al 2012)? Troppo presto per dirlo. Diverse le possibili ragioni di questo calo. Certamente hanno influito i piani di pattugliamento rafforzati e la cresciuta attenzione dei cittadini (costantemente invitati pubblicamente dalle forze dell’ordine a segnalare situazioni sospette).

Bottini generalmente da qualche centinaio di euro (che possono lievitare ad alcune migliaia in caso di razzia di gioielli) quelli che vengono raccolti a Cremona. Non ci sono più vere e proprie fasce orarie nettamente più sensibili delle altre (come, molti pensano, la notte, magari nei weekend). I ladri colpiscono a qualsiasi ora e preferiscono, chiaramente, che nessuno sia nell’abitazione (molto rare, anche di notte, le incursioni in presenza di inquilini, magari a letto addormentati). Diversi i casi di predoni entrati in azione in pieno pomeriggio, durante la settimana, sfruttando l’assenza degli inquilini per lavoro o commissioni. In genere, comunque, si tratta di furti poco pianificati, di azioni rapide, messe in atto sfruttando le opportunità che si presentano. L’invito del personale in divisa è sempre valido: chiamare i numeri di emergenza in caso di situazioni sospette.

Michele Ferro
redazione@cremonaoggi.it

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