Tasse casa, superata la Tasi in arrivo il caro-catasto
Tutti concentrati sulla Tari (la nuova tassa rifiuti), ma è la Tasi, che ha sostituito l’Imu prima casa, la tassa locale che per molti si sta rivelando un salasso. L’acconto della Tasi doveva essere versato entro oggi, 16 luglio. Il Comune di Cremona aveva deciso di applicare l’aliquota massima per le prime case, 3,3 per mille e che sono sparite le detrazioni previste per l’Imu prima casa (200 euro e 50 euro per ciascun figlio minorenne convivente). Unica detrazione rimasta, quella per le abitazioni principali e relative pertinenze che no superino una rendita catastale di circa 620 euro. Il risultato è che famiglie numerose che vivono in abitazioni di ampie metrature (e quindi che facilmente superano il valore -soglia della rendita) debbano pagare abbondantemente di più di quanto non accadesse con l’Imu 2012.
All’Uppi (unione piccoli proprietari immobiliari) non vengono segnalate lamentele su questo fronte, visto che lo sdoppiamento della tassazione sulla casa (Tasi / Imu) era previsto da tempo e che la detrazione per la rendita in molti casi ha calmierato l’esborso. Resta però lo sconcerto per la confusione sulla tassazione dei beni immobili, con tante scadenze e tante nuove denominazioni di imposte, e soprattutto i timori per quanto potrà uscire dal “decreto casa” in discussione in parlamento. Con la concreta possibilità di un aumento del 25% circa delle rendite catastali e il calcolo dei metri quadrati anziché dei vani. “A fronte di questo quadro desolante – afferma la segretaria di Uppi Cremona, Rossella Bazzi – le organizzazioni della proprietà tra cui l’Uppi propongono al Governo un Tavolo di seria discussione al fine di concertare una politica che sblocchi questa farraginosa situazione e che sia finalizzata ad un incremento degli investimenti immobiliari”.
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