Nuovo arresto a Napoli per il furto di gioielli all'autogrill
Una quarta persona è finita in carcere per il furto avvenuto nel maggio dello scorso anno all’autogrill Cremona Sud ai danni di un gioielliere di Valenza Po, derubato di un ingente quantitativo di gioielli per un valore di 700mila euro. L’arresto, operato mercoledì 9 luglio dalla polizia stradale di Cremona, è scattato nei confronti di V.A., 39 anni, residente a Melito di Napoli, finito in carcere a Poggioreale con l’accusa di furto aggravato. L’uomo, ritenuto dagli investigatori un complice della banda, uno degli autori materiali della razzia, è stato individuato grazie ai risultati delle indagini sui tabulati telefonici, dai confronti con le immagini e dalle perquisizioni. Le indagini non sono ancora concluse e potrebbero portare ad ulteriori sviluppi. A suo tempo erano stati individuati altri tre componenti della banda, probabilmente legata alla camorra, sempre nelle province di Napoli e Caserta. Oltre ai tre finiti in carcere erano state operate anche otto perquisizioni nei confronti di altrettanti indagati in stato di libertà. L’indagine è coordinata dal procuratore della repubblica di Cremona Roberto di Martino.
I fatti risalgono al 17 maggio del 2013, quando attorno a mezzogiorno, presso l’autogrill di Cremona Sud, un gioielliere (produttore) di Valenza Po, diretto a Firenze, era stato derubato di gioielli per oltre 700mila euro. “Maskada” il nome dato all’operazione della stradale, come quello della ditta produttrice di gioielli di Valenza Po. Il furto era probabilmente stato progettato come una rapina, ma la non prevista sosta in autogrill avrebbe indotto i malviventi a cambiare i propri programmi. Inizialmente i gioielli avrebbero dovuto viaggiare con un vettore specializzato in sicurezza, invece all’ultimo momento il programma era cambiato e il gioielliere aveva trasportato tutto personalmente. A quanto pare i criminali avevano ricevuto, in qualche modo, la notizia di questo cambio di programma.
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