'Saldi' in Provincia In svendita smartphone e pc degli amministratori
Aria di smobilitazione in Provincia. Non per i dipendenti, che ancora non sanno che ne sarà delle funzioni che non resteranno in capo al nuovo ente di area vasta (ad esempio lavoro, agricoltura e ambiente); ma sicuramente per gli amministratori. In vista della decadenza di assessori e consiglieri, vengono messi in saldo gli apparecchi tecnologici avuti in dotazione. I prezzi sono veramente da saldo, fermo restando che la merce tecnologica ha vita breve e perde in fretta il suo valore iniziale. Dunque (in caso i tempi di ammortamento siano finiti) gli ex amministratori potranno riscattare gli apparecchi avuti in dotazione a prezzi concorrenziali: 150 euro per un Ipad, 100 euro per pc e notebook; 70 euro per una stampante, 150 per un videoproiettore, 100 euro per uno smartphone e 30 per un apparecchio cellulare. In caso invece la merce non interessi, andrà restituita entro 30 giorni dall’avvenuta decadenza.
Nell’ultimo incontro con il sottosegretario Nava, avvenuto la scorsa settimana nella sede regionale di via Dante, sono stati più i dubbi che le certezze relative all’applicazione della legge Delrio. In particolare, come afferma il segretario provinciale Udc Giuseppe Trespidi, preoccupano i continui tagli ai trasferimenti statali che renderanno impossibile alle province (anche quelle virtuose e senza debiti come Cremona) chiudere il bilancio 2015. “Con quali risorse le Province eserciteranno le seguenti funzioni fondamentali? – si chide Trespidi – Ossia: pianificazione territoriale provinciale di coordinamento, nonché tutela e valorizzazione dell’ambiente, per gli aspetti di competenza; pianificazione dei servizi di trasporto in ambito provinciale, autorizzazione e controllo in materia di trasporto privato, in coerenza con la programmazione regionale, nonché costruzione e gestione delle strade provinciali e regolazione della circolazione stradale ad esse inerente; programmazione provinciale della rete scolastica, nel rispetto della programmazione regionale; raccolta ed elaborazione di dati, assistenza tecnico-amministrativa agli enti locali; gestione dell’edilizia scolastica; controllo dei fenomeni discriminatori in ambito occupazionale e promozione delle pari opportunità sul territorio provinciale”.
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