Amianto e fatiscenza, due palazzine sequestrate dai carabinieri in città
Sopra e in basso, le palazzine sotto sequestro (foto Francesco Sessa)
A memoria, si tratta del primo sequestro di uno stabile in città per la presenza di amianto. I sigilli, nella serata di venerdì, dopo un’attività che si è sviluppata durante tutta la giornata, sono stati apposti dal nucleo operativo ecologico dei carabinieri a due palazzine di viale Trento e Trieste, di proprietà di una nota famiglia di industriali cremonesi, di fronte all’ex Inam. Quattro, per la precisione, i comproprietari (della stessa famiglia) dell’edificio, che risale ai primi del Novecento, disabitato e fatiscente.
Il tutto è partito da una denuncia di una onlus impegnata a segnalare la presenza di eternit in città. Sul posto, insieme ai tecnici del Comune, i militari del Noe che hanno constatato la condizione di fatiscenza dell’immobile. Inoltre la consistenza del tetto di una delle due palazzine verosimilmente, almeno fino a quando non saranno esaminati i campioni, è di amianto. Nel cortile interno si è riscontrata la presenza di lastre di eternit abbandonate e sulla facciata dello stabile la presenza di vegetazione spontanea, tra gli interstizi dei mattoni a vista. Si è quindi giunti al sequestro preventivo – per presenza di amianto e perché lo stabile, così come recita il codice penale, “minaccia rovina” -, alla messa in sicurezza dell’edificio e alla segnalazione dell’accaduto alla Procura della repubblica.
Simone Bacchetta
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