Giornata del rifugiato: doppio appuntamento alla Casa dell'Accoglienza
Nel contesto della Giornata mondiale del rifugiato che, dal 2001, ogni anno si celebra il 20 giugno, la Caritas Cremonese e il Segretariato diocesano Migrantes hanno predisposto due occasioni di incontro in cui, in un clima di festa, sarà messo al centro dell’attenzione il tema dell’accoglienza. Entrambi gli appuntamenti si svolgeranno alla Casa dell’Accoglienza di Cremona. Si inizierà lunedì 23 giugno con una serata gospel e si proseguirà sabato 28 giugno con il momento conviviale per tutti gli ospiti della struttura d’accoglienza, gli operatori e i volontari insieme al Vescovo, che proprio quel giorno festeggerà il 50° di ordinazione sacerdotale. In questa occasione nella sala mensa sarà anche installata una croce realizzata con il legno dei barconi dei profughi approdati a Lampedusa.
Ad animare la festa programmata lunedì 23 giugno alla casa dell’Accoglienza di Cremona sarà il coro Sixth Pop Gospel Choir, versione gospel del Schola Cantorum parrocchiale di Sesto Cremonese. La compagine, composta da una trentina di voci, è diretta da Massimo Ardoli. Il coro sarà accompagnato da Francesco Lazzari al piano e Alan Zeni alle percussioni; voci soliste Diego Favagrossa ed Elena Ravelli.
Secondo appuntamento sarà il pranzo in programma sabato 28 giungo. Il momento conviviale, a cui sono stati invitati tutti gli ospiti della struttura caritativa, tra cui i molti profughi del Nord Africa, oltre agli operatori e i volontari della Caritas, vedrà la presenza del vescovo Lafranconi, che proprio il 28 giugno festeggia il 50° di ordinazione sacerdotale.
«Abbiamo pensato di invitare il nostro Vescovo a pranzo – spiega don Antonio Pezzetti – per festeggiare insieme a lui questa importante ricorrenza. Vuole essere un momento di festa molto famigliare: per questo non abbiamo invitato nessun ospite esterno o autorità del territorio».
Prima del pranzo in sala mensa sarà installata una croce realizzata con il legno dei barconi approdati a Lampedusa.
«Ci è stata donata – spiega don Pezzetti – una croce fatta con il legno dai relitti delle imbarcazioni usate dai profughi approdati a Lampedusa. In occasione della visita del Papa nell’isola il calice e il pastorale, così come l’ambone, sono stati realizzati con i legni delle navi della speranza. Da allora artigiani locali realizzano oggetti sacri con il materiale di quelle imbarcazioni che trovano così nuova forma e significato. Per questo abbiamo pensato di posizionare questa croce, rossa e blu (i colori caratteristici dei barconi), nella nostra sala mensa, che quotidianamente accoglie proprio molti di coloro che sono stati protagonisti di questi viaggi della speranza».
Per valorizzarla a pieno, la croce è stata posta su un pannello di plexiglas dove, in quattro differenti lingue (italiano, inglese, francese e arabo) è stata impressa la frase «Ogni uomo e ogni donna è per me fratello e sorella».
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